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Basket, EuroCup 2018: Reggio Emilia si arrende in semifinale. Il Lokomotiv Kuban è troppo forte e va in finale

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Il sogno della Grissin Bon di approdare in finale di EuroCup è svanito stasera, con la sconfitta per 69-79 in gara-2 di semifinale contro il Lokomotiv Kuban. Un risultato che forse non rispecchia a pieno la superiorità della squadra russa, che ha stabilito il nuovo record con 20 vittorie e 0 sconfitte nella competizione, controllando in maniera autoritaria la partita. Ma il distacco di “soli” 10 punti è frutto anche di quanto mostrato da Reggio Emilia. In termini di cuore, grinta e voglia di non arrendersi.

La squadra di Max Menetti ha infatti avuto il merito di tenere comunque aperta la partita fino alla fine, provando a gettare il cuore oltre l’ostacolo e ad accontentare gli oltre 4.500 del PalaBigi. Perché dopo il 26-39 del secondo quarto, e il 42-58 del terzo, poteva benissimo mollare ed accontentarsi di una cavalcata europea in ogni caso soddisfacente. Ma Reggio, gli applausi finali di quel PalaBigi ha voluto meritarseli fino in fondo. Ha dato tutto, ma non è bastato.

Che non fosse facile lo si sapeva dall’inizio. I russi hanno interpretato alla perfezione la partita, con un piano chiaro: sfruttare la loro fisicità. La principale differenza tra le due squadre è stata, proprio come martedì, tutta qui, in quel 41-22 in favore degli ospiti a rimbalzo. Il Lokomotiv ha banchettato sotto canestro non solo in attacco, con gli scatenati Mardy Collins (22 punti e 8 rimbalzi) e Frank Elegar (19 e 9), ma anche in difesa, mettendo sempre il corpo tra l’attaccante di Reggio e il canestro. La Grissin Bon ha provato a sorprendere Kuban nel primo quarto (avanti 10-4, poi 15-17), ma dopo il primo mini-riposo è letteralmente sbattuta contro un muro. Quello orchestrato da Obradovic e dai suoi ragazzi, chirurgici nell’asfissiare Reggio in difesa con la loro pressione, oltre a fermarne il contropiede con falli puntuali, per poi punirla nell’altra metà campo, facendo sfoggio di tutto il loro arsenale.

In queste situazioni era davvero facile mollare, specie dopo l’intervallo, quando ci si attendeva la reazione della Grissin Bon ed invece sono stati ancora gli ospiti a dettare le condizioni, implacabili. Ci ha pensato James White (14 punti) a svegliare il PalaBigi, cominciando finalmente a sfruttare le numerose palle perse dei russi (alla fine 17, ma mai punite a sufficienza dai padroni di casa). Reggio ha avuto la chance per correre ed accendersi, si è fatta sotto più volte, ma è sempre mancato qualcosa: come sul 40-51, quando Amedeo Della Valle ha mancato la tripla in contropiede che poteva riaprire la partita definitivamente.

Un tiro sbagliato inserito in una serata non particolarmente felice per ADV, al rientro dopo aver saltato gara-1: 12 punti per lui, con 8/8 ai liberi, e solo 2/8 dal campo, con il primo canestro in campo aperto arrivato proprio poco prima della tripla sbagliata in questione. Numeri su cui ha pesato, oltre alla schiena dolorante, anche la tattica di Obradovic, che ha impegnato costantemente l’azzurro fisicamente, sia in difesa che in attacco. Una serata non perfetta al tiro per tutta Reggio: 5/16 da tre, con la prima, firmata Nevels, nel quarto periodo. Non è bastata per riaprire l’incontro, chiuso definitivamente dalle schiacciate sopra il ferro di Elegar, ma per chiudere degnamente l’EuroCup sì.

Reggio Emilia ha fatto il massimo probabilmente, fermandosi contro una squadra imbattibile, nel verso senso della parola, e molto più attrezzata per questo livello. Il Lokomotiv, infatti, si giocherà ora contro il Darussafaka Istanbul non solo la finale, ma anche il ritorno in Eurolega, vero obiettivo di entrambe le formazioni. Alla Grissin Bon rimane il merito, e non è poco, di averci provato fino in fondo.

 

Il tabellino

Grissin Bon Reggio Emilia – Lokomotiv Kuban 69-79 (15-17, 11-22, 16-19, 27-21)

Reggio Emilia: Mussini n.e., J. Wright 7, Candi 4, Della Valle 12, White 14, Reynolds 7, Markoishvili 10, C. Wright 5, Cervi, Nevels 10, Llompart, De Vico n.e.

Kuban: Collins 22, Antipov, Ragland 13, Baburin n.e., Lacey 9, Ivlev n.e., Ilnitskiy, Khvostov 3, Elegar 19, Babb 4, Kulagin 3, Qvale 6

 



 

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Credit: Ciamillo

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