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Biathlon, Coppa del Mondo 2018: ad Oslo-Holmenkollen Fourcade può cercare l’allungo decisivo, tutto aperto tra le donne

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Oslo-Holmenkollen, in Norvegia, ospiterà nei prossimi giorni la penultima tappa di Coppa del Mondo di biathlon 2017-2018. Nella storica località scandinava, dove settimana scorsa si sono svolte anche le tradizionali gare di sci di fondo 50 e 30 chilometri, potrebbe essere teatro dell’allungo decisivo di Martin Fourcade in classifica sul rivale Johannes Boe, che però gareggerà davanti al pubblico di casa.

Nell’ultima tappa, Fourcade è riuscito non solo a difendersi pur saltando la sprint per una gastroenterite, ma anche a guadagnare terreno sul diretto avversario per la generale, che ha commesso troppi errori al poligono, palesando delle enormi difficoltà soprattutto nelle serie in piedi. Dopo tutta una stagione a duellare con il francese, Boe potrebbe pagare dazio proprio nel momento chiave della stagione, da un punto di vista fisico e mentale, dopo oltre tre mesi in cui non ha mai potuto concedere nulla. Inoltre, Fourcade storicamente si trova molto bene nell’impianto di Holmekollen: compresi anche i Mondiali 2016, non scende dal podio in una gara individuale su queste nevi dal 2013/14. Nel marzo 2010, ha realizzato la sua prima doppietta sprint-inseguimento proprio sulla collina di Oslo. Boe, per ragioni anagrafiche, ha avuto meno possibilità di gareggiare ad Oslo, ma nei celebri Mondiali del 2016 ha battuto Fourcade nella mass start in volata al termine di una gara che è già entrata nella storia di questo sport. Lo scorso anno, invece, ha vinto la sprint per poi chiudere terzo nell’inseguimento.

Pensando agli italiani, al momento Lukas Hofer sembra avere un’ottima condizione, come palesato anche nella staffetta di mista di settimana scorsa, che ha portato sul gradino più alto del podio con un ultimo giro fantastico. Evitando errori, è una carta da podio per la spedizione azzurra. Potrebbe essere leggermente in calo, invece, Dominik Windisch, mentre Thomas Bormolini può ambire alla zona punti e un piazzamento tra i migliori 30. Completerà il quartetto il giovane Daniele Cappellari, alla prima esperienza a questi livelli.

In campo femminile, invece, la lotta per la Sfera di Cristallo è più aperta. Kaisa Makarainen e Anastasiya Kuzmina sono ancora appaiate dopo la tappa di Kontiolahti e in piena corsa per la prima posizione. Al momento la finlandese sembra avere qualcosa in più dell’avversaria, che sta faticando soprattutto nel tenere le percentuali che ad inizio stagione le avevano permesso di fare la differenza rispetto a tutte le avversarie. In caso di vittoria, la slovacca sarebbe alla prima Sfera di Cristallo della carriera, mentre Makarainen ne ha già vinte due, riferendoci alla generale, nel 2011 e nel 2014. La lotta, però, non è limitata solamente a loro due, con la tedesca Laura Dahlmeier che può provare ad inserirsi con un’ultima parte di stagione di altissimo livello.

Per quanto riguarda la nazionale italiana, Dorothea Wierer è in lotta per un piazzamento tra le migliori 5 nella generale, ma al momento tra le big non sembra quella più in forma. Nelle ultime gare non ha brillato né sugli sci stretti né al poligono e in Norvegia potrebbe provare a difendersi. Sta volando, invece, Lisa Vittozzi: sul podio a Kontiolahti sia nella sprint che nella mass start, sta attraversando il miglior momento della carriera, che le sta consentendo anche di risalire in classifica generale, dove ora è ampiamente tra le migliori 10. Per lei sarebbe importante riconfermarsi su livelli simili e prendere ulteriore fiducia nei propri mezzi. Completano la squadra Federica Sanfilippo e Nicole Gontier: entrambe hanno alla portata un piazzamento tra le migliori 20, ma soprattutto possono togliersi importanti soddisfazioni in staffetta affiancate a Wierer e Vittozzi.





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