Calcio
Calcio, l’emozione di Patrick Cutrone e Federico Chiesa. “Un sogno essere in Nazionale, ma niente pressione”
Prosegue l’avvicinamento dell’Italia all’amichevole contro l’Argentina di venerdì. Oggi, in conferenza stampa, è stato il turno dei giovani debuttanti, le due novità dei convocati di Gigi Di Biagio, Patrick Cutrone e Federico Chiesa. Palpabile l’emozione dei due giocatori, entrambi 20enni, che subito hanno scherzato “Messi finora è stato solo un personaggio della PlayStation. Onorati di giocarci contro“.
Per Cutrone la convocazione è arrivata in una stagione in cui si è già guadagnato la titolarità nel Milan a suon di gol, 15 in 37 partite. “Fin da bimbo ho avuto cattiveria in campo e voglia di aiutare la squadra. Ma devo molto a Gattuso, mi ha trasmesso cose importanti“. “È un sogno essere qui. Ora spero di esordire, vedremo le scelte del mister. Intanto, è bello vedere come si inizi a dare fiducia ai giovani, sia nei club sia in Nazionale“, ha proseguito Cutrone, che ha aggiunto di non avvertire pressione, anzi. “Non la sento. Sento invece entusiasmo e motivazione a lavorare sempre di più. Aver vissuto l’ambiente azzurro dall’Under 15 aiuta, ma bisogna però essere bravi a tenere i piedi per terra, e in questo è fondamentale la famiglia“.
Prima convocazione anche per Chiesa, sulla scia del padre Enrico (17 presenze, tra cui Europei ’96 e Mondiali ’98, e 7 reti in azzurro). “Avere un padre calciatore non è mai stato un peso, ma un fattore fondamentale. Io penso solo a lavorare duro perché è sul campo che ti costruisci un futuro fondamentale“. L’attaccante della Fiorentina ha sottolineato l’importanza di avere come CT Di Biagio. “Mi ha fatto esordire in Under 21 e con lui sono andato all’Europeo di categoria“. Anche per Chiesa zero pressione. “Ho vissuto da tifoso, in modo triste, le due gare con la Svezia. Ma ora non c’è pressione o paura, solo l’orgoglio di far parte del gruppo che aprirà un nuovo ciclo. Darò il massimo, sempre“.
Un ultimo pensiero, Chiesa lo ha dedicato a Davide Astori. “Non ci sono parole per descrivere quello che è successo. Una tragedia immensa, improvvisa, che ha colpito terribilmente lo spogliatoio. Era un compagno eccezionale, presente. Era il mio capitano. Mi ha aiutato tantissimo con l’esempio e i consigli giusti al momento giusto. Mi manca tanto. Devo reagire per lui, dare tutto anche in questa nuova esperienza, ‘Asto’ avrebbe voluto così“.
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alessandro.tarallo@oasport.it
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Foto: pagina Facebook Patrick Cutrone