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Canoa velocità, le speranze di medaglia dell’Italia verso Tokyo 2020: Carlo Tacchini e la canadese in crescita esponenziale

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Deve fare soltanto un piccolo passo in avanti nella stagione di gare che sta per iniziare: Carlo Tacchini nel 2017 ha conquistato due medaglie di legno agli Europei ed ai Mondiali senior di canoa velocità nella specialità olimpica del C1 1000 metri. Il 22enne poliziotto verbanese si sta avvicinando anno dopo anno ai mostri sacri della disciplina. L’obiettivo del 2018 sarà proprio questo: cercare di raggiungere il tedesco Sebastian Brendel ed il ceco Martin Fuksa, rispettivamente oro ed argento in entrambe le rassegne. Se però il gradino più basso del podio è stato distante appena 4 decimi a Plovdiv e 6 a Racice, i primi due al mondo appaiono ancora piuttosto lontani: nella finale iridata il nostro portacolori è finito a 1″8 dall’argento del ceco ed a 2″6 dall’oro del tedesco.

La nuova stagione dunque si presenta come ulteriore step di avvicinamento a quello che in teoria dovrebbe essere il podio a cinque cerchi di Tokyo 2020: Tacchini ha ancora due anni davanti prima di sferrare l’attacco all’oro olimpico nelle acque nipponiche. Non va comunque dimenticato che tra un mese l’azzurro compirà 23 anni (ed è già un autentico dominatore tra i pari età), mentre Fuksa ha due anni in più, ed addirittura Brendel, primatista mondiale e campione olimpico in carica, è classe 1988, e giungerà a Tokyo a 32 anni.

Passando agli altri azzurri, agli Europei di Plovdiv è arrivato uno splendido bronzo nella specialità olimpica del C2 1000 metri grazie ai fratelli Nicolae e Sergiu Craciun. Sempre nella rassegna continentale, inoltre, grande curiosità c’era attorno alla prova del K4 500 metri di Alberto Ricchetti, Alessandro Gnecchi, Mauro Crenna e Mauro Floriani: nella nuova specialità olimpica gli azzurri hanno centrato la finale, così come hanno fatto Nicola Ripamonti e Giulio Dressino nel K2 1000 metri. Per quanto concerne il settore femminileSusanna Cicali e Francesca Genzo, già mostratesi al livello delle avversarie nel K2 200, specialità non olimpica, per sognare una medaglia olimpica dovranno migliorare sulla distanza dei 500 metri.





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Foto: Pagina Facebook Federcanoa

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roberto.santangelo@oasport.it

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