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Ciclismo: il Tour de France potrebbe non invitare Chris Froome. Motivi etici giustificano una possibile esclusione

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Ormai sono passati alcuni mesi da quando la non negatività di Chris Froome al salbutamolo è di dominio pubblico ed ha sconvolto tutti gli appassionati di ciclismo. Da quel momento c’è stato un susseguirsi di dichiarazioni di altri ciclisti in merito e l’incertezza regna sovrana. Il Team Sky non ha sospeso il trionfatore dell’ultima Vuelta di Spagna (corsa in cui venne pizzicato oltre i limiti consentiti) e dunque il corridore si è esibito in quest’inizio d’annata palesando, c’è da dire, una condizione ancora lontana dalla perfezione. Del resto, l’obiettivo del campione britannico è quella magica doppia Giro-Tour ma sarà davvero possibile?

Si teme di rivivere un caso Contador: il Pistolero vinse il Giro d’Italia 2011 ma poi venne squalificato retroattivamente perdendo così tutti i risultati ottenuti in quel biennio. Ed allora arrivano novità dall’organizzazione della Grande Boucle. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, i dirigenti del Tour vorrebbero avvalersi della facoltà di non ammettere Froome per motivi etici se prima del via del 7 luglio il caso del salbutamolo non sarà risolto.

Penso sia una questione che riguarda l’Uci più che loro. Però è vero che alcuni di loro sono preoccupati per le conseguenze che potrebbe avere la presenza del britannico e si chiedono se abbiano il diritto di rifiutare l’ammissione. Io spero che tutto ciò non accada, che la vicenda si possa risolvere presto e che quindi il problema non si ponga”, le parole del presidente della Federazione internazionale David Lappartient.

Ancora molto da scrivere, dunque, rispetto ad una vicenda che di intricato ha tanto e su cui la necessità di chiarezza è impellente ogni minuto che passa.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: © Unipublic/Photogomez Sport

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