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Ciclismo su pista, Mondiali 2018: Germania oro nella Madison maschile, altro successo per Wild! Paternoster e Consonni/Bertazzo lontani dalle medaglie

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La Madison maschile, la gara probabilmente più affascinante dell’intero programma, ha chiuso i Campionati Mondiali di ciclismo su pista ad Apeldoorn 2018. Nella quinta giornata non sono arrivate medaglie per la nazionale italiana, che comunque chiude con un bilancio pienamente positivo di 6 podi. Andiamo a vedere quanto successo nell’ultima sessione nel velodromo olandese, partendo proprio dall’Americana. 

L’Austria è stata la prima squadra a provare manovre importanti. In caccia solitaria, ha sfruttato l’occasione per vincere anche due sprint e portarsi al comando dopo la prima fase di gara, mentre le altre squadre si sono sfidate nelle volate per i piazzamenti, che assegnano punti ogni 10 giri. Quasi a metà della competizione, Cameron Meyer ha destato l’Australia e il compagno Callum Scotson: attacco, giro, 10 punti bonus derivanti dalle volate e gara che sembrava ormai in discesa per l’oro, anche considerando un Meyer in gran spolvero. Da lì in avanti, però, gli australiani hanno faticato. In primis hanno concesso alla Germania e alla Spagna di recuperare il giro e prendere diversi punti, riaprendo la competizione, poi fallendo una lunga e dispendiosa caccia assieme al Belgio (che di conseguenza ha portato anche pochi punti ai canguri). Da lì in avanti, una volta rientrata, la formazione tedesca formata da Roger Kluge e Theo Reinhardt è salita in cattedra e ha ottenuto 13 punti tra il 17esimo e il 19esimo sprint che di fatto hanno chiuso la lotta per la prima posizione. A fine gara, seconda posizione per la Spagna (Albert Torres Barcelo e Sebastian Mora Vedri), mentre Meyer e Scotson (quest’ultimo in netta difficoltà) si sono dovuti accontentare del bronzo, con un solo punto di vantaggio sulla Gran Bretagna. Quinta, invece, l’Austria. Simone Consonni e Liam Bertazzo hanno provato ad inserirsi nella lotta per il podio, ma dopo un buon inizio sono scomparsi dalla gara, probabilmente stanchi dopo un Mondiale impegnativo e mai a punti nella seconda metà della corsa. Decimo posto finale, con un distacco importante dalle zone alte della classifica.

Ci ha provato fino a quando si è accesa la spia della riserva, Letizia Paternoster. Con già due medaglie al collo (inseguimento a squadre e Madison) la giovane trentina si è presentata al via della corsa a punti con intenzioni bellicose, rimanendo sempre nel vivo dell’azione e virtualmente sul podio fino agli ultimi 20 giri. Da lì in avanti, è via via scivolata nelle ultime posizioni del gruppo, proprio quando nove avversarie sono andate in caccia, scavalcando il talento nostrano che ha comunque chiuso con sensazioni positive la rassegna iridata, nonostante l’undicesimo posto finale. La medaglia d’oro, neanche a dirlo, è andato all’olandese Kirsten Wild, assoluta protagonista dei Mondiali di casa, capace di assicurarsi la vittoria quando ancora mancava l’ultimo sprint, con valenza doppia. A seguire sul podio la statunitense Jennifer Valente, che ha provato fino in fondo a lottare per il titolo, mentre la canadese Jasmine Duehring si è classificata terza, conquistando la medaglia di bronzo.

Festa olandese anche nel chilometro da fermo: già autore del miglior tempo in qualificazione, Jeffrey Hoogland ha fermato il cronometro sul tempo di 59.459, difendendosi nel finale dalla rimonta (virtuale, dato che aveva già chiuso la sua prova) dell’australiano Matthews Glaetzer, autore di un’ottima seconda parte di gara che però non gli è bastata per arrivare all’oro, con un ritardo di 286 millesimi. A poco meno di mezzo secondo, Theo Bos, che ha portato la terza medaglia del pomeriggio (e la seconda solo in questa prova) all’Olanda. Nel Keirin femminile, risultato a sorpresa: solo sesta, ultima in finale, la tedesca Kristina Vogel, favorita della vigilia. Dato il suo risultato, maturato forse per una tattica di gara non perfetta, la medaglia d’oro è andata alla belga Nicky Degrendele, seguita da Wai Sze Lee (Hong Kong) e Simona Krupeckaite (Lituania), rispettivamente medaglia argento e bronzo.





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Foto: Twitter Uci Track Cycling

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