Ciclismo
Ciclismo su pista, Mondiali 2018: la giornata dell’Italia. Tre medaglie azzurre, assegnati quattro titoli
Seconda giornata per il Mondiale di ciclismo su pista in Olanda, ad Apeldoorn: è Italia-show nella terra dei tulipani. Arrivano infatti ben tre medaglie per gli azzurri sui quattro titoli assegnati nella serata odierna. Andiamo a riepilogare tutti i risultati.
La prima finale di giornata è stata quella dell’inseguimento a squadre maschile. La medaglia d’oro è andata alla favoritissima Gran Bretagna che si è sbarazzata nell’ultimo atto di una Danimarca partita davvero troppo forte e poi crollata negli ultimi chilometri. 3:53.389 per i nuovi campioni del mondo che hanno battuto di oltre un secondo i danesi (3:55.232). Simone Consonni, Liam Bertazzo, Filippo Ganna e Francesco Lamon riescono addirittura a migliorarsi rispetto a ieri: medaglia di bronzo battendo nella finalina la Germania con il nuovo record italiano di 3’54″606.
Nella stessa prova, ma al femminile, dominio assoluto per gli Stati Uniti: 4’15″669, tempone eccezionale per le campionesse iridate che hanno battuto nell’ultimo atto la Gran Bretagna. Bronzo per le campionesse d’Europa in carica Silvia Valsecchi, Elisa Balsamo, Tatiana Guderzo e Letizia Paternoster: le azzurre hanno battuto nella finalina il Canada con il tempo di 4:20.202.
La sorpresa più bella in casa tricolore però è stata quella di Michele Scartezzini. L’azzurro è riuscito a prendersi la medaglia d’argento nello scratch maschile. In fuga da inizio gara assieme al bielorusso Yauheni Karaliok e all’australiano Callum Scotson, Scartezzini ha agguantato il giro e poi non ha perso le ruote del gruppo con il passare dei chilometri. Situazione gestita al meglio fino alla fine, dove è riuscito con un colpo di coda ad agguantare la seconda piazza. Oro al bielorusso Karaliok, davvero in formissima oggi.
Nell’unica finale senza azzurri, quella del keirin, dove il movimento italiano ancora latita, impresa del colombiano Fabian Hernando Puertas Zapata che ha colto l’oro. Battuti il giapponese Tomoyuki Kawabata di 43 millesimi ed il teutonico Maximilian Levy di poco più di un decimo.
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gianluca.bruno@oasport.it
Foto: Twitter Federciclismo