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F1, analisi qualifiche GP Australia 2018: Lewis Hamilton, quando il pilota fa la differenza. Ferrari, le risposte che servivano

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Dove eravamo rimasti? Lewis Hamilton davanti a tutti. Ebbene sì, primo appuntamento del Mondiale 2018 di F1, sul tracciato cittadino di Melbourne (Australia), e primo ancora una volta lui, il campione del mondo in carica. Lo si era capito fin dai turni di prove libere che, di testa, c’era e nel time-attack lo ha confermato. 1’21″164, primato della pista abbattuto, settima pole position all’Albert Park e 73° sigillo nella “specialità” del giro secco. Numeri che parlano chiaro.

Una prestazione di classe quella di Lewis, messo in difficoltà dal tedesco Sebastian Vettel (Ferrari) e dall’olandese Max Vestappen (Red Bull) nel penultimo tentativo, distanti pochi centesimi dal suo crono. Poi, però, un tempo esaltante da stropicciarsi gli occhi ha messo in riga tutti: Kimi Raikkonen secondo a +0.664 e  Vettel, 3° a +0.674, 10 millesimi in più rispetto al compagno di squadra che gli partirà davanti. Un riscontro che compensa, nella scuderia tedesca, il disastroso inizio d’annata di Valtteri Bottas, finito contro il muro nel corso dell’ultimo stint delle qualifiche e costretto a partire piuttosto indietro (10°, più eventuali penalizzazioni visti i danni subiti dalla sua macchina).

Gioco, partita ed incontro Hamilton? Assolutamente no. Se qualche decimo ce lo ha messo il britannico è altrettanto vero che il “party-time (bottone magico)” delle Frecce d’Argento dà una mano nel momento del bisogno. Un aumento di potenza notevole che fa preoccupare in vista dei prossimi appuntamenti del sabato. Tuttavia, questo espediente difficilmente lo vedremo in gara o, almeno, se lo augurano i piloti della Ferrari.

Raikkonen e Vettel, infatti, possono sorridere guardando ai risultati della loro vettura sul passo gara, avendo compiuto uno step importante in tutti i settori: aerodinamica e motore. Il sorriso di Seb, sopratutto, fa ben sperare, convinto di potersela giocare nonostante un gap così importante nelle prove odierne. Secondo il tedesco, infatti, il margine di Lewis sulla durata sarà inferiore e quindi, anche sulla strategia e sul consumo degli pneumatici, qualcosa si proverà a fare. Certo, ogni discorso dipenderà molto dal via, determinante come al solito per pianificare l’andamento della corsa.

 

Attenzione però alla Red Bull. Il citato Verstappen, quarto a +0″715, non perfetto nell’ultimo giro delle qualifiche, partirà con le supersoft, avendo completato la Q2 con quelle mescole. Team di Milton Keynes che, in caso di ottimo scatto al via, potrebbe tentare la carta dell’unica sosta, a differenza dei competitors che probabilmente, ne faranno due. Diversa, invece, la gara di Daniel Ricciardo (quinto quest’oggi) che, penalizzato ieri di 3 posizioni per non aver rispettato il Delta time in regime di bandiera rossa, affronterà una corsa in salita. Bisogna poi considerare anche il meteo visto che il rischio pioggia non è escluso. A partire dalle ore 7.10 italiane, aspettiamoci un grande show.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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