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Formula 1

F1, GP Australia 2018: la Ferrari può vincere il Mondiale! La strada è lunga, decisivo lo sviluppo. Ma la Mercedes è vicina…

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Questa è una grande Ferrari, questa è una Rossa che può lottare per il Mondiale. Il Cavallino Rampante risplende a Melbourne, la casa di Maranello festeggia una grandiosa vittoria ottenuta nel GP di Australia e soprattutto guarda con fiducia al prosieguo del campionato. Il successo all’Albert Park ha mandato su di giri tutto il team, ha generato consapevolezza in una squadra che non ha temuto il confronto spietato con la Mercedes e che è riuscita a imporsi contro (quasi) tutti i pronostici della vigilia. Una vera e propria Alba Rossa ha scaldato il cuore dei tanti appassionati che si sono svegliati con un’affermazione di lusso, il modo migliore per iniziare un campionato che si preannuncia estremamente combattuto e intenso.

I test di Barcellona avevano fatto intuire che c’erano tutti i mezzi per sognare in grande anche se le Frecce d’Argento sembravano avere un migliore passo gara. Le prove libere del venerdì avevano messo in mostra una Ferrari non al top poi con il passare delle ore i valori in campo si sono stravolti e quando contava è stata la Ferrari a piazzare la stoccata più importante, quella che vale il gradino più alto del podio e lo champagne più dolce. Hamilton si è dovuto inchinare allo strapotere di una scuderia più unita che mai, abile a trovare la strategia perfetta e a sfruttare la virtual safety car. Sebastian Vettel ha guidato divinamente e ha sempre creduto nella possibilità di mettere la propria avventura davanti a quella dell’acerrimo rivale. Ci è riuscito.

Non è stato un fuoco di paglia o un’illusione di inizio stagione. Il GP di Australia è stato ben condotto dalle Rosse e la macchina c’è: ha un ottimo passo gara, risponde presente con qualsiasi mescola, il motore è prestante e l’aerodinamica si fa valere. Ci sono tutti gli ingredienti per puntare al Mondiale che manca da 11 anni: non sarà semplice battere una corazzata come la Mercedes e sarà infatti decisivo lo sviluppo. Lo scorso anno era mancato proprio questo aspetto: dopo l’estate la Mercedes si è evoluta e ha fatto scacco matto. Il lavoro da fare è tanto a Maranello, ci sono tanti dettagli da perfezionare anche perché Hamilton ha comunque fatto capire di avere qualche asso nella manica: oggi ha martellato una serie di giri veloci che rischiava di compromettere la prestazione di Seb e il potenziale della Mercedes è elevatissimo. Servirà la Ferrari migliore dell’ultimo decennio per puntare al titolo iridato ma si può davvero sognare in grande: la stagione è lunghissima, 21 Gran Premi sono un’infinità, ma chi ben comincia…

 





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