Formula 1
F1, Mondiale 2018: una Ferrari a fari spenti. Sia Mercedes che Red Bull sembrano snobbare il potenziale della Rossa…
L’attesa continua a crescere ma manca poco. Siamo giunti nella settimana del primo weekend del Mondiale di F1. Scatterà da Melbourne, come da tradizione, la corsa al titolo 2018. Obiettivo dichiarato da anni in casa Ferrari, dove si riparte dall’ottima prima parte di stagione dello scorso anno, in cui i tifosi della Rossa sono tornati a sognare, prima di vedere la Mercedes e Lewis Hamilton prendere nuovamente il volo. In Australia ci sarà il primo banco di prova per valutare le nuove monoposto e il lavoro fatto durante l’inverno e proprio il campione del Mondo in carica ha detto di fare particolare attenzione…alla Red Bull.
“Penso che sia la più veloce al momento, potenzialmente“. Niente Ferrari, a precisa domanda su chi potrà impensierirli nella lotta al titolo. Dichiarazioni vere ed autentiche o uno dei più classici giochi psicologici del Re nero? Difficile dirlo, specie considerando il rapporto di odio/amore tra Hamilton e la Rossa. Al britannico tutto sommato piace vedere la Ferrari competitiva, lottare con Vettel, e non ha mai escluso di ammirare particolarmente la passione dei tifosi italiani e l’ambiente che c’è ogni anno a Monza. Pur senza lesinare critiche e frecciatine.
“Hanno generalmente una filosofia diversa e le loro monoposto hanno sempre molto carico aerodinamico, più di tutti gli altri“, ha spiegato Hamilton. “Ma sono molto fiducioso nella mia squadra: penso che la Red Bull ci sarà vicina, non che ci batterà“. Già, perché i test di Barcellona hanno confermato la forza e la qualità della Mercedes. Veloce, affidabile e particolarmente performante anche con gli pneumatici più duri. Alla vigilia di Melbourne, però, si potrebbe dire che l’attesa è tutta per la Red Bull. Sono in molti a considerare la RB14 competitiva da subito, a differenza delle vetture che l’hanno preceduta, opinione avvalorata dall’introduzione di un pacchetto aerodinamico nel primo GP che, stando alle previsioni, dovrebbe renderla più veloce di due o tre decimi.
Una vigilia che somiglia ad una complicata partita a scacchi, come sempre d’altronde, tra chi si nasconde, chi si dichiara fiducioso e chi invece sposta la sua attenzione sugli altri. Una delle poche certezze sembra essere il potenziale che la Ferrari possiede. La novità del 2018 è rappresentata dal passo lungo, caratteristica principale della Mercedes versione 2017, che potrà consentire ampi margini di manovra nello sviluppo nel corso della stagione. Proprio quello che è mancato alla Ferrari ma che al tempo stesso, in un primo momento, aveva causato più di un grattacapo alle Frecce d’Argento.
C’è da lavorare, e le facce viste nel box a Barcellona lo dimostrano, ma a Maranello credono nella SF71H. L’affidabilità c’è, ma da sola non basta, ed è per questo che i tecnici hanno lavorato tanto per migliorare le prestazioni sul giro secco, un’altra mancanza della Ferrari 2017. Un altro piccolo dettaglio da aggiungere al complicato panorama della vigilia del Mondiale 2018. A Melbourne cominceremo a capirne di più, perché si comincerà a fare sul serio e sarà vietato nascondersi: chi farà la prima mossa?
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alessandro.tarallo@oasport.it
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