Formula 1
F1, Test Barcellona 2018: analisi ottava giornata. La Ferrari si conferma veloce, ma la Mercedes ha un passo eccellente. Ruggito McLaren nonostante i problemi
E così si sono ufficialmente conclusi i test pre-stagionali riservati alla Formula Uno di Barcellona. Otto giorni intensi nei quali sono stati completati tanti chilometri dalle scuderie che, d’ora in avanti, dovranno pensare solamente all’esordio ufficiale di Melbourne, in concomitanza con il Gran Premio d’Australia. Anche l’ultima giornata, dominata da sole e buone temperature, ha permesso ai team ed ai piloti di girare senza intoppi, con diversi spunti e conferme importanti. Anche oggi davanti a tutti si posiziona una Ferrari, in questa occasione con Kimi Raikkonen, ma anche chi si è piazzato più indietro in classifica può estrarre risposte di rilievo.
1:17.221, a 39 millesimi dal tempo di ieri del compagno Sebastian Vettel. Kimi Raikkonen ha ripetuto quasi in toto la giornata del tedesco. Mattinata dedicata alla prestazione secca con le HyperSoft, ed il tempo stampato lo conferma, pomeriggio nel quale il finlandese ha potuto effettuare la sua prima vera e propria simulazione di passo gara. Distanza completata senza problemi e tempi che rispecchiano la solidità della SF71H. Dopo un inizio di test contraddistinto da qualche punto di domanda, la scuderia di Maranello chiude in crescendo, sapendo che ha a disposizione una vettura competitiva. Non sarà, probabilmente, subito pronta a vincere come l’edizione precedente, che nelle prime sei gare del 2017 era davanti alla Mercedes, ma non è certo distante dalle “Frecce d’argento“. Molto, se non tutto, dipenderà dalla capacità di eccellere in qualifica, e queste sessioni hanno confermato che la Ferrari ha lavorato molto sotto questo punto di vista. In poche parole il primo posto non è distante, ma per centrarlo servirà un piccolo sforzo e, durante il campionato, una serie di miglioramenti costanti.
La Mercedes, dunque, è ancora una volta ai nastri di partenza del Mondiale con tutti i favori del pronostico. La sensazione di queste due settimane sul tracciato del Montmelò è, in realtà, uno spauracchio per i rivali: la scuderia di Brackley sembra non aver voluto minimamente forzare nè, tanto meno, piazzare tempi ad effetto con i compound più morbidi. Non ne ha bisogno. Per niente. Power Unit e prestazione sul giro secco sono ancora impareggiabili e, infatti, in queste giornate Valtteri Bottas e Lewis Hamilton hanno pensato solamente a capire come si comporta la loro W09 sia sul passo gara che con le mescole più dure. In entrambi i casi i responsi sono stati ottimali e, anche oggi, i tempi messi a segno impressionano. Il finlandese, per esempio, ha fatto segnare il record con le Medie in 1:18.825 ad appena 1,6 secondi dal tempo record odierno del connazionale Raikkonen, ma con cinque mescole di differenza. Cinque. Pazzesco. Il suo illustre collega inglese, invece, anche oggi ha lavorato sulla distanza, fermandosi a 1:19.464 con le SuperSoft, conscio che meno svela le reali potenzialità della sua vettura, meglio è. Il campione del mondo in carica è un tutt’uno con questa monoposto, e già da Melbourne sarà l’uomo da battere, ancora una volta.
Un gradino sotto, assieme alla Ferrari, mettiamo la Red Bull che, in queste giornate di Barcellona ha mostrato e non mostrato. Da quanto espresso da Daniel Ricciardo (oggi quarto in 1:18.372 con le SuperSoft) e da Max Verstappen, la nuova RB14 si delinea come una macchina pronta per duellare al vertice. Maggiormente solida rispetto all’edizione 2017, che nei test praticamente non poteva girare, e pronta a risultare competitiva anche in prova. La missione di Adrian Newey era proporre una vettura nuovamente competitiva. Sembra che a Milton Keynes le cose siano state fatte nella giusta maniera, e la distanza dalla vetta si è ridotta.
Tornando alle altre scuderie. Chiusura con il botto per la McLaren. Fernando Alonso, infatti, ha piazzato un ottimo 1:17.784, a mezzo secondo da Raikkonen (a sua volta con le HyperSoft) ma, c’è un grosso ma. Ancora una volta nel corso della mattinata la vettura inglese è stata appiedata dal motore per un problema all’impianto elettrico e, dunque, il campanello d’allarme suona nuovamente. E in maniera decisa. Il matrimonio con Renault, che doveva trascinare il team di Woking nuovamente ai fasti di un tempo, ad oggi è ancora decisamente complicato. Fernando Alonso e il suo collega belga Stoffel Vandoorne hanno girato quasi esclusivamente con le mescole più morbide per segnalarsi in vetta alla classifica. Per il resto le basi non sono affatto solide e, infatti, si annuncia un inizio di Mondiale quanto mai complicato per la monoposto color papaya.
Chi, invece, continua a mettersi in luce è la Renault. Anche oggi, infatti, lo spagnolo Carlos Sainz si è issato in terza posizione in 1:18.092 a circa otto decimi dalla Ferrari. In queste due settimane il team francese ha dimostrato di avere una macchina interessante che potrebbe divenire la quarta forza del Mondiale. Anche in casa Toro Rosso gli spunti positivi sono stati numerosi. Il nuovo motore Honda (la McLaren si sta già mangiando le mani?) sta dimostrando il proprio valore, e anche oggi il neozelandese Brendon Hartley si è segnalato per un buon long run. La zona punti non è così lontana. Stesso discorso anche per la Haas che oggi ha messo in pista il francese Romain Grosjean. 1:18.412 con le UltraSoft è un tempo interessante, come i miglioramenti realizzati dal team americano. L’anno scorso il tallone d’Achille erano impianto frenante e prestazioni. Su entrambi i fronti sembra splendere il sereno.
Chi, invece, sembra pronto per le ultime file sono tre team: Sauber Alfa Romeo, ma questa non è certo una novità, Force India e Williams. E, in questi due ultimi casi, la notizia c’è. Il russo Sergey Sirotkin e il canadese Lance Stroll, anche oggi, hanno monopolizzato le ultime posizioni (tra di loro ci sarebbe Lewis Hamilton, ma per puro caso) e la vettura inglese sembra davvero poco prestazionale. Per usare un eufemismo. Anche la Force India inizia il 2018 con pochi sorrisi e, soprattutto, con una monoposto in assoluto ritardo. Oggi il francese Esteban Ocon ha chiuso in 1:18.967 con le HyperSoft, a 1.6 secondi dalla vetta. Un distacco abissale per l’ex quarta forza del campionato.
Mancano due settimane esatte per assistere alle prime prove libere del Gran Premio di Australia. A quel punto, finalmente, capiremo i reali valori in pista, chi s’ è nascosto a Barcellona e chi meno, oppure chi, soprattutto, sarà in difficoltà. Manca poco, e tutte le nostre curiosità saranno svelate.
CLASSIFICA TEMPI OTTAVA GIORNATA TEST BARCELLONA 2018
1 | Raikkonen | Ferrari | HS | 1m17.221s | |
2 | Alonso | McLaren | HS | 1m17.784s | |
3 | Sainz | Renault | HS | 1m18.092s | |
4 | Ricciardo | Red Bull | SS | 1m18.327s | |
5 | Grosjean | Haas | US | 1m18.412s | |
6 | Bottas | Mercedes | M | 1m18.825s | |
7 | Hartley | Toro Rosso | HS | 1m18.949s | |
8 | Ocon | Force India | HS | 1m18.967s | |
9 | Leclerc | Sauber | HS | 1m19.118s | |
10 | Sirotkin | Williams | S | 1m19.189s | |
11 | Hamilton | Mercedes | SS | 1m19.464s | |
12 | Stroll | Williams | S | 1m19.954s |
CLICCA QUI PER LEGGERE TUTTE LE NOTIZIE SULLA FORMULA UNO
alessandro.passanti@oasport.it
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
FOTOCATTAGNI