Formula 1

F1, Test Barcellona 2018: analisi quarta giornata. La Mercedes è già in fuga? Impressionante Hamilton, la Ferrari deve già rincorrere

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L’urlo di Lewis Hamilton spaventa tutti i rivali. Parafrasando il titolo del celebre film di Bruce Lee, infatti, si può tranquillamente riassumere in questo modo l’andamento odierno della quarta giornata di test pre-stagionali riservati alla Formula Uno di Barcellona. Il campione del mondo, infatti, ha stampato un eccellente 1:19.333  sul circuito del Montmelò, sbriciolando l’1:19.673 fatto segnare da Sebastian Vettel con la Ferrari martedì. L’aspetto più allarmante, per gli avversari dell’inglese sia ben chiaro, è che il tempo odierno è stato centrato con le gomme Medie, mentre il tedesco l’aveva ottenuto con le Soft. Lewis Hamilton, dunque, ha sfruttato al massimo il suo primo vero giorno di lavoro in questo 2018. La sua nuova W09 (evoluzione dell’ottima W08), evidentemente, lo ha assecondato in tutto e per tutto e il quattro volte iridato ha saputo centrare un notevole filotto di giri con le gomme Medie, impossibile per tutti gli altri. La sensazione, quindi, è che anche quest’anno la “Freccia d’argento” sarà la vettura da battere e complicata da raggiungere per tutti. Le basse temperature odierne (circa 20° sull’asfalto) favorivano le gomme meno soffici, ma la Mercedes continua a stupire per quanto riguarda la resa in ogni condizione. Se il buongiorno si vede dal mattino, saranno guai per i rivali.

In primo luogo, com’è d’obbligo, mettiamo la Ferrari, che quest’oggi ha visto Vettel fermarsi in terza posizione a quasi 9 decimi dall’inglese, e per giunta con una mescola di vantaggio. La Ferrari ha messo in mostra buon passo e velocità, ma questo distacco non può che far paura a Maranello. Nessuno si poteva aspettare un ritardo simile a questo punto dei test. C’è ancora molto da lavorare, ovviamente, ma i tempi odierni di Vettel non bastano per opporsi al primo della classe. Il tedesco ha totalizzato 100 giri, per cui problemi di affidabilità non ce ne sono, ma la prestazione secca è ancora tutta da ricercare.

Chi, invece, oggi non ha spinto è stata la Red Bull. Max Verstappen ha completato appena 35 tornate, rimanendo lontano dai tempi dei migliori. La sensazione è che il team di Milton Keynes non voglia scoprirsi troppo al momento e predilige analizzare dati di macchina e motore per non incappare in problemi tecnici. In seconda e quinta posizione di questo giovedì troviamo le due McLaren. Il belga Stoffel Vandoorne è giunto a mezzo secondo dalla vetta ma ha sfruttato le gomme HyperSoft, mentre Fernando Alonso ha chiuso al quinto posto in 1:20.929 con le SuperSoft. La vettura di Woking, quindi, sembra rispondere in maniera decisamente migliore rispetto a quella della passata stagione ed i risultati si vedono. Per fare un esempio Vandoorne ha messo assieme 110 giri, un numero impensabile vista la fragilità della vettura (soprattutto a livello di motore) edizione 2017.

Positiva, invece, la giornata di Kevin Magnussen. Il danese ha guidato la Haas per la bellezza di 83 giri, un numero incoraggiante dopo i tantissimi, per non dire troppi, guai tecnici della scorsa stagione. Il tempo di 1:20.317 con SuperSoft lo porta a ridosso dei primi e regala una boccata d’ossigeno ad un team che ne ha disperatamente bisogno. Immediatamente alle sue spalle troviamo la prima Renault di Carlos Sainz. Lo spagnolo ha terminato in sesta posizione in 1:20.940 ma, a sua volta, con le gomme Medie. Nelle prime ore, invece, aveva girato il suo compagno Nico Hulkenberg che si è fermato in undicesima posizione. La monoposto francese è sicuramente più valida rispetto a quella di un anno fa, ma il gap con i migliori è ancora ampio.

Segnali incoraggianti dalla Williams, lato Lance Stroll. Il canadese ha inanellato una bella serie di giri che lo hanno portato fino al settimo posto a meno di due secondi da Hamilton. Non fa testo il tempo del suo compagno, il russo Sergey Sirotkin, ultimo ma con prestazioni rilevate con le gomme Intermedie. La Force India prosegue il suo avvicinamento alla prossima settimana quando porterà la macchina edizione 2018 con il messicano Sergio Perez che completa 60 giri, ma a 2.6 secondi da Hamilton. Questo ritardo nell’arrivo della vettura non può certo far sorridere i piloti che sono già consapevoli di approcciare alla nuova annata in rincorsa.

Chiudono il gruppo, come sempre, Toro Rosso e Sauber. Se, da un lato, Pierre Gasly ha girato tantissimo, ben 128 giri per il francese (con tempi attorno all’1:22.basso) dall’altro lo svedese Marcus Ericsson, e il monegasco Charles Leclerc, combattono con una monoposto che proprio non va. Il distacco di oltre 3 secondi non può certo soddisfare.

 

RIEPILOGO TEMPI QUARTA GIORNATA TEST BARCELLONA 2018

1 Hamilton Mercedes M 1m19.333s
2 Vandoorne McLaren  HS 1m19.854s
3 Vettel Ferrari  S 1m20.241s
4 Magnussen Haas  SS 1m20.317s
5 Alonso McLaren  SS 1m20.929s
6 Sainz Renault  M 1m20.940s
7 Stroll Williams  S 1m21.142s
8 Perez Force India  S 1m21.973s
9 Verstappen Red Bull  S 1m22.058s
10 Gasly Toro Rosso  SS 1m22.134s
11 Hulkenberg Renault  S 1m22.507s
12 Bottas Mercedes  M 1m22.789s
13 Leclerc Sauber  S 1m22.808s
14 Ericsson Sauber  SS 1m23.825s
15 Sirotkin Williams  I 1m31.979

 





 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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