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F1, Test Barcellona 2018: analisi sesta giornata: Daniel Ricciardo il più veloce, il passo della Mercedes spaventa. La Ferrari si nasconde e pensa al passo gara

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Siamo ormai giunti alla metà della seconda settimana dei test pre-stagionali riservati alla Formula Uno. Il meteo è stato perfetto con temperature in aumento che hanno portato l’asfalto ben oltre i 35 °C. In questo modo i giri ed i long run iniziano ad essere sempre più realistici e veritieri e, in alcuni casi, stanno dando conferme importanti a piloti e team. Il più veloce di giornata è stato, come in occasione dell’esordio di lunedì scorso, Daniel Ricciardo. L’australiano ha portato in cima alla classifica la sua Red Bull con il tempo di 1:18.047, nuovo record non ufficiale del tracciato del Montmelò. Questo grande tempo è stato fatto segnare con le hypersoft ed è arrivato assieme ad una notevole serie di tornate. Ricciardo, infatti, ha condotto la sua RB14 per oltre 155 giri, senza alcun intoppo, rispetto allo stop di ieri del suo compagno Max Verstappen. Tanti chilometri ed ottimi crono sul giro secco, spiegano come la monoposto edizione 2018 sia decisamente più veloce e pronta rispetto alla RB13, ma sul passo gara la scuderia di Milton Keynes può, e deve, ancora fare meglio.

Il ritmo Red Bull, infatti, è ancora distante rispetto a quanto messo in mostra dalla MercedesSeconda posizione per Lewis Hamilton che, con le ultrasoft, ha fatto segnare 1:18.400, staccando il compagno Valtteri Bottas di 160 millesimi a parità di gomma. I due portacolori delle “Frecce d’argento” hanno impressionato in due aspetti: la facilità assoluta nel trovare la prestazione appena scesi in pista e sulla simulazione di gara. I tempi, anche con le medie, sono stati notevoli e costanti. Hamilton, addirittura, è stato in grado di piazzare un 1:18.9 che, senza usare giri di parole, fa letteralmente paura. Dopo la giornata di ieri, nella quale la Mercedes non ha voluto forzare, oggi la musica è cambiata con oltre 160 tornate totali e tempi eccellenti. Se non ci saranno cambiamenti di sorta nei prossimi due giorni è ormai chiaro che la W09 sarà la macchina da battere in questo inizio di campionato.

Giornata in sordina, invece, per la Ferrari. Doveva essere un martedì dedicato a Kimi Raikkonen ma il finlandese, causa indisposizione, è salito sulla SF71H solamente nel pomeriggio. La mattina, per questo motivo, ha visto ancora una volta Sebastian Vettel alla guida, con 66 giri completati (esattamente come la distanza del Gran Premio di Spagna) e un 1:19.541 con le soft come miglior prestazione, che lo ha portato al quarto posto. Raikkonen, invece, non è andato oltre ad un 1:20.242, sempre con le soft, con 40 giri all’attivo. La giornata odierna ha visto il team di Maranello lavorare solamente sul passo gara, lasciando i tempi da urlo agli avversari, non toccando nè hypersoft nè ultrasoft. C’è ancora da lavorare a Maranello, forse più di quanto fosse lecito attendersi.

Anche se in quinta e sesta posizione troviamo Brendon Hartley e Fernando Alonso con, rispettivamente 1:19.823 e 1:19.865, non possiamo certo annoverare Toro Rosso e McLaren tra le note positive di oggi. La scuderia di Faenza ha sommato altri 110 giri nel turno odierno, ma il gap dai migliori è comunque ampio. Il tempo messo a segno dal neozelandese, poi, è stato centrato nel finale di sessione con le hypersoft, per cui poco indicativo. Buona solidità, ma la potenza è ancora lontana. Discorso simile per la McLaren. Appena 50 giri totalizzati e, come ieri, ancora scricchiolii notevoli a bordo di una MCL33 che, come l’edizione del 2017, non sta affatto partendo con i migliori auspici. Il motore Renault non sta dando le risposte attese e a Woking si rischia di ripiombare nell’incubo.

Chi, invece, continua a segnalarsi con buone prestazioni, è la Renault. Settimo posto con lo spagnolo Carlos Sainz in 1:20.042, ma ottenuto con le medie, e undicesimo per il tedesco Nico Hulkenberg in 1:20.758 con supersoft. La vettura francese non è ancora al livello dei top team ma sta crescendo bene, risultando solida (oggi 190 giri totali) e competitiva. Siamo solo ad inizio anno, ma i buoni segnali si intravedono.

La Haas ha piazzato il francese Romain Grosjean all’ottavo posto con il tempo di 1:20.237, ma di giri ne sono arrivati pochi, meno di 70. La vettura americana galleggia a metà classifica, con qualche guizzo, ma ci si attendeva un miglioramento maggiore rispetto al 2017. Preoccupa, e non poco, la Force India. Il team anglo-indiano era la quarta forza nell’ultimo campionato. Al momento, invece, alberga nelle ultime posizioni (oggi Esteban Ocon ha chiuso dodicesimo in 1:20.805 con le soft) e appare in grave ritardo.

 

CLASSIFICA TEMPI SESTA GIORNATA TEST F1 BARCELLONA 2018

1 Ricciardo Red Bull  HS 1m18.047s
2 Hamilton Mercedes  US 1m18.400s
3 Bottas Mercedes  US 1m18.560s
4 Vettel Ferrari  S 1m19.541s
5 Hartley Toro Rosso  HS 1m19.823s
6 Alonso McLaren  HS 1m19.856s
7 Sainz Renault  M 1m20.042s
8 Grosjean Haas  S 1m20.237s
9 Raikkonen Ferrari  S 1m20.242s
10 Stroll Williams  S 1m20.349s
11 Hulkenberg Renault  SS 1m20.758s
12 Ocon Force India  S 1m20.805s
13 Leclerc Sauber  SS 1m20.919s
14 Sirotkin Williams  S 1m22.350s

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alessandro.passanti@oasport.it

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