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F1, Test Barcellona 2018: Ferrari all’assalto della Mercedes. Red Bull terza incomoda

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Da domani le monoposto del Mondiale 2018 di F1 torneranno in pista per una nuova serie di test collettivi in cui tutti i team cercheranno di raccogliere informazioni, accumulare chilometri e soprattutto rendere veloci ed affidabili le proprie vetture. Le previsioni meteo dovrebbero essere favorevoli e quindi è verosimile pensare che lo sviluppo di questa 4 giorni di prove (6-9 marzo) possa essere molto più proficua di quanto lo sia stata la precedente.

Si ripartirà da un dato di fatto: la forza della Mercedes. Le Frecce d’Argento, nella prima tranche sul circuito del Montmeló, hanno impressionato. Una facilità disarmante nell’ottenere tempi molto rapidi pur montando le medie, non facili da mettere in temperatura. La W09 ha dimostrato qualità simili a quelle della Ferrari di inizio 2017: trovare la finestra di utilizzo ideale (temperatura) delle Pirelli e fare la differenza. I tempi siglati da Lewis Hamilton e Valtteri Bottas parlano chiaro.

La Rossa dunque dovrà rispondere presente dopo che i primi risultati non sono stati confortanti. Il secondo di distacco rimediato da Sebastian Vettel, nel confronto diretto con Hamilton girando con le soft, la dice lunga. Certo, non conosciamo carichi di benzina e la finalità del lavoro tra le due scuderie però spesso anche guardando i volti ed interpretando le parole dei diretti interessati qualcosa traspare: “L’anno è lungo e la Mercedes resta la macchina da battere“, queste le parole, in estrema sintesi, del teutonico. Un concetto chiaro che porta a pensare che sotto l’insegna del Cavallino Rampante ci sia da lavorare e tanto se si vorrà essere in lizza per il titolo. La SF71H, a differenza del modello precedente, non pare essere semplice da mettere a punto e quindi gli ingegneri di Maranello dovranno trovare al più presto una soluzione.

Terza forza del Circus resta sempre la Red Bull, bloccata però da tanti problemi di affidabilità. Criticità che hanno colpito in particolare Max Verstappen costretto ai box due volte nel corso delle prove della scorsa settimana. La macchina disegnata da Adrian Newey, dal punto di vista aerodinamico, è un gran bel vedere ed i riscontri cronometrici di Daniel Ricciardo, nella prima giornata, lo testimoniano. Ovviamente, la prestazione nuda e cruda serve a poco se non affiancata dalla dovuta consistenza. Il team di Milton Keynes, dunque, dovrà trovare il giusto equilibrio tra velocità e concretezza.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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