Formula 1

F1, Test Barcellona 2018: la griglia di partenza e le prime risposte. Chi è davanti tra Ferrari, Mercedes e Red Bull?

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La prima serie dei test collettivi di Barcellona (Spagna), riservati alle vetture di Formula Uno, è andata in archivio. Una quattro giorni nella quale è stato il maltempo ad essere il vero protagonista. E’ difficile, dunque, tracciare un’ipotetica griglia di partenza per quanto è emerso in Catalogna.

Tuttavia, per quel che si è riuscito a capire, la Mercedes, anche quest’anno, sarà la macchina da battere. Lo ha detto anche il tedesco Sebastian Vettel al termine dell’ultimo turno. La facilità con cui il finlandese Valtteri Bottas ed il britannico campione del mondo in carica Lewis Hamilton hanno siglato tempi notevoli con le medie, non con le gomme più prestazionali, sta a certificare la bontà della W09 che, al contrario del modello precedente, sembra essere più facile da guidare e soprattutto da mettere a punto. Se la vettura dell’anno scorso era una “Principessa capricciosa”, usando i termini del Team Principal Toto Wolff, lo stesso non si può dire per la monoposto di questa stagione.

Ora si attendono conferme dal 6 al 9 marzo quando i team torneranno sul circuito iberico per incamerare altre informazioni importanti, in vista dell’esordio mondiale del 25 marzo in Australia. Le previsioni meteo sono positive e questo può far sorridere la Ferrari, non così performante come si sarebbe sperato. Non si sa se la scuderia di Maranello abbia deciso di nascondersi e non scoprire le proprie carte. Il distacco considerevole rimediato da Vettel, con gomme soft, nel confronto diretto con Hamilton è però lampante e può portare ad una facile deduzione: il Cavallino Rampante non è veloce come i rivali.

Pertanto, immaginando questa griglia, si può pensare che le Rosse siano in seconda fila a precedere le Red Bull. Vetture di Milton Keynes che, pur mettendo in mostra una buona velocità, hanno palesato gli atavici problemi di affidabilità di cui è stato vittima Max Verstappen. Criticità chiare di cui si dovrà tener conto.

Alle spalle delle prime tre della classe, la quarta forza sembra essere la Renault che con Nico Hulkenberg e Carlos Sainz ha fatto vedere ottime cose e soprattutto non ha avuto alcuna rottura, cosa fondamentale per la concretizzazione dei risultati. Siamo solo all’inizio, ma la nuova macchina francese sembra essere nata bene e di questo possono rallegrarsi il tedesco e lo spagnolo. Problemi di gioventù palesati invece dalla McLaren che, pur girando molto forte con Stoffel Vandoorne (gomme hypersoft), non ha destato grande impressione dal punto di vista prestazionale.

Vero è che la vettura di Woking, spinta quest’anno dal propulsore Renault, può ambire a posizioni diverse rispetto agli ultimi tre anni essendo, a quanto pare, davanti ad altre scuderie come la Toro Rosso Honda, la Haas Ferrari, la Williams Mercedes, la Sauber-Alfa Romeo Ferrari e la Force India Mercedes. Focalizzandoci su queste ultime due vetture, la macchina che porta il marchio di Arese sembra essere migliore rispetto a 12 mesi fa, sorretta da una power unit di tutto rispetto e con un’aerodinamica spinta in alcuni particolari. Di sicuro non ha colpito in questo la monoposto di Sergio Perez e di Esteban Ocon che si è presentata a questi test nella versione 2017. Per questo, la valutazione sulla “Pink car” è sospesa.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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