Artistica
Ginnastica, Serie A 2018 – L’Italia e le stelle per la prima tappa: Mori, Meneghini e le giovani sotto i riflettori
La Serie A 2018 di ginnastica artistica è alle porte, la stagione sta per incominciare e si incomincia a fare sul serio in un’annata che culminerà con gli Europei ad agosto e i Mondiali ad ottobre. Gli appuntamenti più importanti sono spostati in avanti nel calendario rispetto alla tradizione e questo ha portato le ragazze a rivedere la preparazione: nessuno sarà in forma già questo sabato ad Arezzo dove dovremmo attenderci una tappa interlocutoria viste anche le tante assenze dovute a infortuni e problemi fisici che hanno colpito le atlete di punta del nostro movimento.
Già detto più volte delle assenze forzate di Vanessa Ferrari, Martina Maggio, Martina Rizzelli, Erika Fasana, Sofia Busato che sono tutte in ripresa da vari acciacchi e infortuni, gli occhi saranno puntati soprattutto su Elisa Meneghini e Lara Mori. La comasca, con il body della Gal Lissone, è chiamata alla stagione del riscatto dopo aver un po’ mollato la presa nel 2017 e da qui dovrà ripartire per rincorrere la Nazionale. La toscana, che gareggerà in casa difendendo i colori della Giglio Montevarchi, si è confermata ai massimi livelli raggiungendo la Finale al corpo libero agli Europei e ai Mondiali, reggendo sulle spalle per larghi tratti il peso dell’intero movimento nel circuito internazionali.
Tutti si aspettano tanto soprattutto dalle giovani. Bisognerà aspettare la Brixia Brescia, nel tardo pomeriggio di sabato, per gustarsi le gesta della classe 2003, il futuro dell’Italia: questo sarà l’ultimo anno da juniores, poi si vola tra le grandi e bisognerà fare la differenza. A pochi giorni dalla partenza per i Gymnix di Montreal toccherà alle gemelle Asia e Alice D’Amato, a Giorgia Villa e a Elisa Iorio alzare il livello della prima tappa di Serie A che sarà orfana anche di Carlotta Ferlito da cui si attendono novità sul suo futuro. C’è margine per altre ragazze che volessero inserirsi nei piani alti: anche Martina Basile dovrà ribadire i progressi fatti, ma pensiamo anche a Giada Grisetti e al movimento juniores/allieve in grande fermento.
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