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Ciclismo

Giro delle Fiandre 2018: le dichiarazioni della vigilia. Vincenzo Nibali: “Non sarò il capitano”

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Tutto pronto per la corsa più attesa di questo inizio aprile: domani, domenica di Pasqua, si corre la Ronde, il Giro delle Fiandre. In attesa della gara vera e propria, andiamo a vedere la battaglia a suon di parole dei più indiziati per la vittoria domani sui muri fiamminghi.

Vincenzo Nibali, vincitore della Milano-Sanremo, prova a nascondersi: “Oggi (ieri,ndr) ho provato gli ultimi 70 km di gara e devo dire che la gara sarà sicuramente molto dura, soprattutto per me che sono alla prima partecipazione. Bisogna conoscere molto bene il percorso per inventarsi qualcosa, e io non lo conosco bene, quindi vedrò se riuscirò a stare con i migliori fino alla fine. Devo dire la verità, il pavé della Parigi-Roubaix è molto più sconnesso, ma questi muri sono molto difficili, soprattutto nella sequenza finale che comprende il Kwaremont e il Paterberg. Ma non voglio fare proclami, sono qui per capire se un giorno potrò dire la mia anche in questa classica monumento. I tifosi belgi mi hanno accolto in una maniera speciale, in particolare quelli fiamminghi: non pensavo di essere accolto in questa maniera, è proprio vero che qui il ciclismo è una religione. Li ringrazio veramente. Mi dispiace che Sonny Colbrelli abbia avuto qualche problema: noi faremo la corsa soprattutto con Haussler, quindi il nostro faro sarà lui. Non mi sento capitano perché non ho la giusta esperienza” dichiarazioni da inbici.net.

La Quick-Step Floors sarà la squadra più attesa. Il detentore del titolo è Philippe Gilbert: “Ho recuperato dopo Gent-Wevelgem, e, anche se le sensazioni non sono le stesse dell’anno scorso, la condizione è buona, sono fiducioso e pronto. Siamo una grande squadra e anche domani saremo pronti ad assumerci la responsabilità della corsa, cercando di spingere la gara nella direzione che vogliamo. Certo, sarà difficile controllare la gara in sette, soprattutto nella prima ora che è sempre molto stressante, ma siamo fiduciosi”. 

Ad esprimersi è anche il CEO della squadra Lefevre: “Non credo di dover ripetere quanto siamo forti, abbiamo già dimostrato in questa stagione che squadra siamo. Abbiamo diversi corridori in grado di vincere questa gara e non abbiamo bisogno di guardare gli altri, perché sono loro che devono controllarci. L’anno scorso, quando abbiamo attaccato sul Muur, la gente ha detto che eravamo pazzi, ma abbiamo dimostrato che la nostra non era una mossa spericolata. Per domani abbiamo in mente diversi scenari e alla fine speriamo di poter festeggiare un’altra grande vittoria”.

L’azzurro Sacha Modolo, straordinario sesto nel 2017 alla Ronde, ha dichiarato a Tuttobiciweb: “Lavorerò per Sep Van­marc­ke. Ma se mi trovassi davanti, dovrò essere pronto”.

Un sogno per Matteo Trentin, che ha cambiato squadra, passando alla Mitchelton-SCOTT e ci crede: “Mi sento davvero bene. Riposare mercoledì mi ha permesso di tornare a casa, fare un paio di buoni allenamenti e mi ha dato anche un po’ di tempo per ricaricare la batteria al 100% per domenica. Penso che il Fiandre di quest’anno sarà probabilmente una delle gare più equilibrate dell’ultimo decennio. Non c’è un corridore favorito da seguire, in quanto le ultime gare sono state vinte da corridori diversi e con podi diversi. Ovviamente la squadra leader sarà la Quick-Step, ma ogni scenario resta aperto in quanto neanche loro hanno a disposizione un vero e proprio favorito. Ci sono almeno dieci corridori che possono vincere domenica e io sono tra questi”.

 





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gianluca.bruno@oasport.it

Foto: Pier Colombo

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