Karate
Karate, i criteri di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020: si comincia a luglio, solo 10 atleti per categoria di peso! Determinante il ranking…
Dieci atleti per ogni categoria di peso, ottanta partecipanti, tre differenti modalità per ottenere il pass olimpico. La Federazione Internazionale ha definito i criteri di qualificazione per le Olimpiadi 2020 di Tokyo, strutturando un percorso che sarà sottoposto al vaglio del CIO per l’approvazione definitiva. Ma entriamo nel dettaglio. Le categorie ammesse sono otto, suddivise equamente tra uomini e donne: i maschi gareggeranno nel kata e nelle categorie del kumite -67 kg (che raggruppa anche -60 kg), -75 kg e +75 kg (che include -84 kg e +84 kg); le donne si sfideranno nel kata e nelle categorie -55 kg (che include anche -50 kg), -61 kg e +61 kg (che include -68 kg e +68 kg).
A ciascuna categoria potranno prendere parte 10 atleti e ogni Nazione avrà a disposizione un massimo di 8 partecipanti alle Olimpiadi e non più di uno per ogni categoria di peso. Il periodo in cui si svolgeranno le qualificazioni olimpiche va dal 2 luglio 2018 al 30 giugno 2020 e saranno tre le strade per ottenere il pass: il ranking olimpico, il torneo mondiale di qualificazione e la rappresentanza continentale abbinata al ranking. Per quanto riguarda il ranking olimpico, i quattro atleti meglio posizionati per ogni categoria alla data del 6 aprile 2020 avranno automaticamente accesso alle Olimpiadi. Nel caso in cui due categorie di peso siano unite in una sola, faranno testo i due migliori atleti nel ranking per ogni categoria. Il ranking olimpico farà riferimento alle classifiche standard della Federazione rispettando i criteri del sistema classico.
La classifica, in ogni caso, non prevede la decadenza dei punti conquistati ai prossimi Mondiali 2018 di Madrid e mostrerà i punti relativi esclusivamente all’ultimo tra i tornei continentali disputati nel periodo di riferimento. Per gli eventi di Premier League e Series A che andranno in scena fino al 6 aprile 2019, i punti saranno calcolati al 50%, mentre saranno a pieno titolo per l’anno seguente fino al 6 aprile 2020. Per l’anno 2018, gli eventi a cui fare riferimento per il ranking sono i tornei continentali, i Mondiali 2018 di Madrid, le tappe di Premier League a Berlino e Tokyo e gli appuntamenti delle Series A a Santiago del Cile e Shanghai.
Il torneo di qualificazione olimpica, invece, andrà in scena tra il 15 e il 17 maggio 2020 a Parigi e i primi tre qualificati per ogni categoria (per il terzo posto è prevista una finale) otterranno il pass per Tokyo. Per bilanciare la rappresentanza continentale, infine, saranno inclusi ulteriori 12 atleti suddivisi tra le varie categorie e, in tal senso, informazioni più dettagliate saranno previste nell’ambito del sistema di qualificazione. Una commissione, inoltre, definirà 4 posti ad invito dopo che saranno stati assegnati tutti gli altri pass. In ogni categoria, infine, dovrebbe gareggiare un atleta giapponese per garantire la rappresentanza dei padroni di casa.
L’Italia potrebbe giocarsi diverse carte importanti in chiave olimpica, disponendo di svariati atleti posizionati nelle posizioni di vertice del ranking e di numerosi elementi in grado di spiccare il volo nel prossimo biennio. Luigi Busà e Sara Cardin saranno i punti di riferimento della squadra azzurra, che può contare anche su Silvia Semeraro, Simone Marino, Luca Maresca e diversi altri elementi di spicco nel kumite, a cui abbinare un team decisamente competitivo nel kata, che proverà a competere ad armi pari con i giapponesi e gli spagnoli.
mauro.deriso@oasport.it
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Foto: Fijlkam