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L’autopsia sul cadavere di Davide Astori: “Morto per bradiaritmia. Il cuore ha rallentato fino a fermarsi”

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La morte di Davide Astori è dovuta a cause cardiache, verosimilmente su base bradiaritmica. Questo è l’esito dell’autopsia eseguita sul cadavere del capitano della Fiorentina deceduto domenica. Le evidenze dell’esame svolto stamattina parlano anche di una “spiccata congestione poliviscerale ed edema polmonare“. A comunicarlo è stato Antonio De Nicolo, procuratore capo di Udine, ai microfoni de La Vita in diretta, trasmissione di Rai Uno.

Dunque il cuore del 31enne avrebbe rallentato il battito fino a fermarsi. De Nicolo ha poi specificato che “dalle prime rilevazioni non sembrerebbe trattarsi di cause esterne diverse da quelle di una morte naturale ma si attende comunque l’esito degli esami istologici“. A eseguire l’autopsia sono stati Gaetano Thiene, Direttore del Centro di patologia vascolare dell’Università di Padova, e Carlo Moreschi, Professore di medicina legale all’Università di Udine. Ha assistito anche un consulente della famiglia Astori. Domani la salma arriverà a Coverciano, i funerali sono previsti giovedì (ore 10.00) alla Basilica di Santa Croce a Firenze.

Questo l’esito:In base alle evidenze dell’esame autoptico effettuato in data 6 marzo 2018 sul cadavere di Astori Davide Giacomo, in riferimento alla causa di morte, la si può indicare come causa di morte cardiaca, senza evidenze macroscopiche, verosimilmente su base bradiaritmica, con spiccata congestione poliviscerale ed edema polmonare. Per la diagnosi definitiva, sono necessari approfonditi esami istologici“.

 





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