Calcio
Luigi Di Biagio sarà confermato ct dell’Italia? Un allenatore senza vittorie e che ha fallito con l’Under21
“Se avessimo avuto Guardiola o Mourinho in panchina sarebbe cambiato qualcosa? Perciò non ho nessun dubbio che Di Biagio stia facendo bene. È un tecnico federale, conosce benissimo tutti i giocatori ed è migliorato anno dopo anno; è una risorsa per la Federazione e per il calcio italiano e noi lo sappiamo. O sarà lui l’allenatore o probabilmente entrerà nel nuovo staff tecnico. Gigi è veramente bravo e non sono l’unico che la penso così in Figc e anche al Coni”.
Con queste parole il subcommissario straordinario Alessandro “Billy” Costacurta ha valutato la prestazione dell’Italia di Luigi Di Biagio, in amichevole, contro l’Argentina a Manchester. All’esordio, dunque, l’ex tecnico dell’Under21 ha rimediato una sconfitta (2-0) che ha confermato tutte le deficienze del nostro calcio: qualità dei singoli non eccelsa e confusione tattica. Certo, l’attuale ct ha perso come molti suoi illustri predecessori, basti pensare a Marcello Lippi contro l’Islanda.
Vero è che questa scelta “di ripiego” non convince per la storia stessa dell’ex calciatore di Inter e Roma. La mancata qualificazione alle Olimpiadi di Rio 2016, eliminati mestamente al primo turno degli Europei Under21 2015, perdendo la prima partita contro la Svezia (vincitrice del torneo, essendo avanti di una rete in superiorità numerica dal 28′ all’80’), è un ko che fa male. Il brodino della semifinale del 2017, persa 3-1 contro la Spagna, avendo a disposizione una rosa di calciatori definita da lui stesso la migliore degli ultimi 20 anni, non può certo soddisfare.
Contraddizioni ed una gestione del gruppo non eccellente, quando la palla ha iniziato a scottare, non depongono in favore di un allenatore che, pur professandosi fautore di un gioco propositivo, spesso non conferma tali propositi sul rettangolo di gioco. Per questo, l’eventuale accordo con la Figc non conforta, visto l’oggettivo difficile momento vissuto dal movimento nostrano.
Servirebbe una certezza sulla panchina, un personaggio in grado di trasmettere sicurezza ad un gruppo in totale crisi di identità. Con Di Biagio, in questo senso, si rischierebbe un “Ventura bis”. Il ricorso ad un elemento come Gigi Buffon più che un atto dovuto, ad esempio, è parso un atto di debolezza, non volendosi prendere la responsabilità di lanciare un gruppo davvero sperimentale ed innovativo. Certo, poi, constatare che il portierone bianconero sia stato il migliore è un po’ lo spaccato della situazione attuale. Così non si può andare avanti…
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: fonte libera