Ciclismo

Milano-Sanremo 2018: Arnaud Demare fa paura. Gran condizione in salita, in volata può far male. E l’ha già vinta…

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19 marzo 2016: la Francia torna a vincere una Classica Monumento e lo fa in grandissimo stile, con una volata da campione di Arnaud Démare sul traguardo della Milano-Sanremo. Una Classicissima che ha lasciato qualche polemica nel dopo gara (si è parlato di un possibile traino sulla Cipressa per il campione transalpino), ma che ha consegnato alla FDJ la conferma di avere tra le proprie fila un possibile fenomeno per le corse di un giorno. Da due anni a questa parte però non sono arrivati altri risultati di spicco.

In questo 2018, però, la condizione sembra essere delle migliori. Le ultime uscite infatti hanno messo in mostra un Démare in grande spolvero. Dopo il secondo posto alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne, alle spalle di Groenewegen in volata, è arrivata la prima vittoria stagionale alla Parigi-Nizza. La prima tappa della Corsa del Sole ha dato sicuramente tantissima fiducia al campione di Francia e a tutta la squadra: è arrivata infatti su un percorso mosso (l’arrivo era in pendenza) e può far ben sperare in vista del Poggio, salita dove si potrebbe decidere la Sanremo.

Lo schema di Démare potrebbe essere, dunque, addirittura più offensivo rispetto alle ultime uscite. Il transalpino della FDJ potrebbe giocarsi le proprie carte sull’ultima salita, piazzandosi a ruota di rivali come Peter Sagan attendendo le loro mosse e provando (forse) a seguirli. In caso di una fuga di un gruppetto (come quella del 2017 con il campione del mondo, Kwiatkowski ed Alaphilippe), Démare partirebbe assolutamente favorito in chiave sprint a Via Roma. Anche in volata comunque non partirebbe battuto: non ha le punte di velocità di Marcel Kittel, ma nell’uno contro uno, soprattutto partendo da buona posizione, non teme nessuno.

 





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Foto: Pier Colombo

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