Seguici su

MotoGP

Moto2, Mondiale 2018: la crescita di Lorenzo Baldassarri. Questa può essere la stagione giusta per spiccare il volo

Pubblicato

il

La sorpresa più bella del primo GP della stagione della Moto2 si chiama Lorenzo Baldassarri. Certo, a vincere è stato Francesco Bagnaia ma il torinese è oramai una certezza del motociclismo italiano, già pronto al salto tra i grandi. Diverso il discorso, invece, per il 23enne di San Severino Marche, in un momento cruciale della sua carriera.

PASSATO – A dispetto della giovane età, Baldassarri è oramai al quinto anno in Moto2. Il pilota della VR46 Academy ha infatti fin qui bruciato le tappe: gli è bastato un anno in Moto3 per essere promosso nella classe intermedia (2014), dove si è fatto le ossa accanto a colleghi più esperti come Xavier Siméon e Simone Corsi. Il primo podio è arrivato nel 2015, replicato l’anno successivo, con la prima vittoria a Misano. Tutto lasciava presagire alla maturazione definitiva nella scorsa stagione, in cui invece il passo indietro, non solo in termini numerici ma anche prestazionali, è stato evidente (sei ritiri e nessun podio). Con la parentesi della brutta botta presa ad Assen, che ha inevitabilmente condizionato il suo percorso.

PRESENTE – Il talento è dalla parte di Lorenzo ma la stagione 2018 dovrà dirci se questo basterà per portarlo in MotoGP o se sarà costretto a navigare ancora nelle acque della classe intermedia. E il primo episodio in Qatar è stato indicativo in tal senso. Baldassarri è stato uno dei più veloci per tutto l’arco del weekend, dopo aver già impressionato nei test invernali, e in gara si è confermato. Mostrando anche doti di aggressività che da tempo non si vedevano: prima nel sorpasso di pura autorità con cui si è liberato di Alex Marquez, poi nella battaglia con Bagnaia, che l’ha visto però soccombere all’ultimo giro.

FUTURO – Continuità è la parola chiave per proseguire sulla strada tracciata in Qatar. Le condizioni ci sono eccome. La moto è competitiva e il team è di livello. In casa Pons, infatti, sono passati piloti del calibro di Maverick Viñales e Alex Rins, oltre a Pol Espargaró, campione del mondo Moto2 nel 2013, sintomo che una certa capacità di scegliere i piloti giusti c’è. Anche quest’anno sembra essere così, perché ad affiancare Baldassarri è Hector Barbera, che garantisce l’esperienza giusta all’interno del box, oltre a stimolare il pilota italiano nel confronto diretto. Non resta quindi che spiccare definitivamente il volo.

 





 

CLICCA QUI PER TUTTE LE NEWS SUL MOTOMONDIALE 

alessandro.tarallo@oasport.it

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: profilo Twitter Pons Racing

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità