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MotoGP, GP Qatar 2018: analisi prove libere. E’ già duello Ducati-Honda. Suzuki in crescita, Yamaha costretta a rincorrere con Valentino Rossi e Vinales

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Prima giornata di prove libere in Qatar, primo appuntamento del Motomondiale 2018. Le prime due FP hanno confermato l’andamento dei test. La sensazione è infatti che sarà un duello Ducati-Honda, ma con la Rossa favorita.

È in particolare Andrea Dovizioso il più in palla, come dimostra il miglior tempo nella seconda sessione. Ad impressionare è stata soprattutto la facilità con cui il pilota italiano ha ottenuto il crono, senza particolari problemi anche nel passo gara. Dovi era già stato il più veloce al mattino, ma il risultato della FP2 conta decisamente di più, dal momento che si è svolta nello stesso orario della gara. Il circuito gli è particolarmente favorevole, la moto risponde bene: chissà che domenica Dovizioso non possa finalmente rompere la maledizione del secondo posto (tre consecutivi negli ultimi tre anni) a Losail.

Ducati in formissima, come dimostra il secondo tempo di Petrucci, con la GP18, a pochi millesimi. Non tutti però sorridono nel box italiano, perché Jorge Lorenzo ha chiuso la giornata tutt’altro che soddisfatto. Il tempo è tutto sommato buono, a quattro decimi dal suo compagno di team, così come il passo, ma lo spagnolo sembra continuare a litigare con la sua Ducati. Al mattino è stata la sella a causargli problemi, al pomeriggio la catena.

Tutto lascia pensare a una Ducati dominante, ma attenzione alla Honda, perché se è vero che Marc Marquez è sesto, il suo passo è comunque buono. Soprattutto, lo spagnolo, anche su un circuito poco favorevole alla RC213V, riesce sempre a colmare il gap col suo talento. Un ritardo quantificato in mezzo secondo (poco meno), lo stesso del connazionale Dani Pedrosa e del britannico Cal Crutchlow, anche lui su moto ufficiale.

La vera rivelazione della giornata è però la Suzuki. Non inattesa, c’è da dirlo, perché Andrea Iannone e Alex Rins avevano già mostrato cose interessanti nei test svolti qui. Lo spagnolo è terzo, a meno di un decimo da Dovizioso, mentre il pilota marchigiano è quinto, comunque a breve distanza. Per la pole possono dire la loro, e chissà che in gara non possano trovare il ritmo giusto, come capitato nei test. La gara, poi, potrebbe dare quel qualcosa in più a due piloti talentuosi e capaci di sorprendere.

Indietro, invece, la Yamaha. I test avevano lasciato qualche dubbio e nel weekend di gara ecco le difficoltà. A parità di gomma, la soft, rispetto alla concorrenza, il migliore è Valentino Rossi: è nel gruppetto delle Honda a poco meno di mezzo secondo da Dovizioso, ma oggi ha faticato davvero tanto. Le cattive notizie per la casa di Iwata vengono ulteriormente evidenziate dal fatto che nemmeno Johann Zarco, con la M1 non ufficiale del team Tech3, è riuscito a brillare, dopo il miglior tempo dei test, decimo a oltre un decimo da Rossi. Peggio di tutti lo spagnolo Maverick Viñales: se al mattino non aveva tentato l’attacco al tempo, al pomeriggio non è riuscito a fare meglio dell’11° posto, che lo esclude in maniera quasi definitiva dal Q2, visto che domani mattina sarà molto complicato migliorare questi tempi. I problemi lamentati da “Top Gun” sono all’anteriore, in ingresso di curva.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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