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MotoGP, Mondiale 2018: Jorge Lorenzo, l’anno del tutto o niente. A Losail primo banco di prova

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Dal 18 marzo si alzerà il sipario sul Mondiale 2018 di MotoGP. A Losail, le luci artificiali del circuito qatariano illumineranno la scena iridata del primo round e, come al solito, le attese sono tante su quel che vedremo. I test pre-stagionali hanno dato delle indicazioni ma soltanto le gare di questo campionato saranno giudici inappellabili del darsi in pista.

Una stagione importante sarà quella di Jorge Lorenzo. Lo spagnolo, ingaggiato dalla Ducati l’anno scorso allo scopo di riportare l’iride sotto l’insegna di Borgo Panigale, ha vissuto un’annata complicata all’ombra del compagno di squadra Andrea Dovizioso, in lizza fino alla fine per il titolo poi vinto dallo spagnolo Marc Marquez. Per Jorge un anno da apprendistato, per comprendere i segreti di una moto così diversa dalla Yamaha.

Nell’ultima parte del 2017 segnali di risveglio si erano notati e tutti gli addetti ai lavori, nel momento della presentazione della GP18, avevano prefigurato un contesto nel quale il maiorchino sarebbe stato della partita mondiale. Pareri confermati anche dall’esito delle prove in Malesia, nelle quali l’iberico aveva fatto vedere tempi notevoli sia in configurazione da qualifica che da gara. L’aver definito la D16 un “capolavoro” la dice lunga.

Nei successivi test, però, qualcosa si è rotto. Il feeling con l’anteriore non c’è più stato e, mentre il “Dovi” dava spettacolo con Marquez, il n.99 confrontava i dati tra la nuova Rossa ed il modello 2017. Nelle ultime sessioni in Qatar la situazione è di poco migliorata e Lorenzo ha dovuto fare da spettatore al confronto tra il suo teammate ed il resto della compagnia.

Non si arriva, dunque, nel migliore dei modi al primo atto sull’asfalto di Losail. Lorenzo e la Ducati sanno che questo campionato sarà importante per il loro ‘matrimonio’. Il tempo delle attese è terminato ed ora da un 5 volte campione del mondo ci si aspetta ben altro. Del resto, il compagno di team bussa alla porta per un aumento di ingaggio, avendo validi argomenti a proprio favore. Spetterà all’iberico trovare al più presto delle soluzioni, per essere il riferimento in squadra e conquistarsi in pista ciò che ancora non si è visto.

 

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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