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MotoGP, Valentino Rossi può davvero vincere il Mondiale? I 5 motivi per crederci

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Valentino Rossi ha iniziato con un promettente terzo posto il Mondiale 2018 della MotoGP. Non ha battagliato sino in fondo con Andrea Dovizioso e Marc Marquez, tuttavia ha riportato sul podio la Yamaha dopo un inverno a dir poco travagliato. Se la casa di Iwata sta lentamente rivedendo la luce, il merito va attribuito per gran parte alle doti da collaudatore del Dottore. Nel 2017 la scuderia giapponese fece i conti con un problema atavico: il degrado eccessivo delle gomme. Una soluzione definitiva non è ancora stata trovata, ma la strada tracciata da Rossi appare essere davvero quella giusta. Se la Yamaha riuscirà a colmare in breve tempo il gap che la separa da Honda e Ducati, allora si potrà veramente sognare qualcosa di incredibile. Perché, a 39 anni, Valentino Rossi può ancora ambire a vincere il Mondiale. Sono almeno 5 i buoni motivi per crederci.

    1. Esperienza: è vero, l’età per questo eterno ragazzo di Tavullia è solo numero. Siamo dinanzi ad un esempio di longevità fuori dal comune e probabilmente irripetibile. Eppure oltre due decadi nel Motomondiale si fanno sentire positivamente nella gestione di un Campionato. Valentino Rossi è consapevole che dovrà lavorare sulla costanza. Cercare di salire il più possibile sul podio, piazzando poi la zampata della vittoria laddove possibile, in particolare su piste amiche come Mugello ed Assen. Non potrà permettersi errori e passi falsi. Ed è proprio questa un’arma di Valentino: comprende quando è il momento di accontentarsi di portare a casa dei punti, senza superare il limite. Fondamentale, in questo senso, sarà non farsi prendere dalla frenesia come accadde a Le Mans lo scorso anno, quando cadde nell’ultima tornata mentre si stava giocando la vittoria con Maverick Vinales.
    2. Passione ed entusiasmo: l’amore sconfinato per la moto consente a Rossi si superare i confini del tempo. “La moto mi fa stare bene“, ha di recente spiegato il nove volte campione del mondo dopo aver rinnovato per altri due anni il contratto con la Yamaha: una frase che dice tutto. Il centauro italiano vanta l’entusiasmo di un debuttante e anela la vittoria come se ogni anno partisse da zero, senza pensare ad una bacheca stracolma di allori e record. Una leggerezza che potrebbe contare molto se dovesse trovarsi in lizza per il titolo.
    3. Forma fisica invidiabile: “Per stare al passo dei giovani, mi devo allenare di più“, ha più volte raccontato Valentino Rossi. Una ricetta semplice, ma efficace. Sono notevoli i sacrifici a cui si sottopone il n.46 per presentarsi a lucido in occasione dei Gran Premi. Una preparazione eccezionale, considerando che il marchigiano può contare sempre su grandi energie anche nei finali di gara. Una forma che non può essere messa in discussione, malgrado l’età. Miracolo? Non se si parla di Valentino Rossi…
    4. Solidità mentale: il Dottore sa come si vince un Mondiale. E’ vero, non si aggiudica un titolo da ormai 9 anni, tuttavia è un maestro nel saper gestire determinate situazioni, tra cui la ‘guerra psicologica’ con gli avversari. Per classe e carisma, Rossi è un pilota che ‘pesa’. Incute soggezione e nel corpo a corpo, ancora adesso, può giocarsela ad armi pari con chiunque. Se negli ultimi cinque appuntamenti stagionali sarà ancora in lizza per l’iride, il fattore mentale potrebbe dunque rivelarsi determinante.
    5. Fiducia Yamaha: per ambire al Mondiale, è necessaria la piena fiducia da parte della squadra e quella della Yamaha è totale. Il rinnovo fino al 2020 non rappresenta solo un attestato di stima, ma anche la consapevolezza che la scuderia di Iwata creda che Rossi sia ancora un elemento assolutamente imprescindibile. I test invernali sono stati molto indicativi in questo senso, mentre l’incostante Maverick Vinales ha iniziato la stagione con un rendimento molto distante da quello del Dottore. Se il trend dovesse confermarsi anche nelle prossime settimane, non è insensato che la Yamaha concentri tutte le proprie forze su Rossi, soprattutto se avrà concrete chance di competere con Dovizioso e Marquez.

 





federico.militello@oasport.it

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