Pattinaggio Artistico

Pattinaggio artistico, i giovani italiani da seguire in vista di Pechino 2022. Matteo Rizzo la punta

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Due giorni fa abbiamo cercato di capire come sarà composta la nazionale italiana di pattinaggio artistico del futuro, tentando di formare una ipotetica rosa tra veterani e atleti in rampa di lancio. Oggi cercheremo invece di individuare quali altri azzurrini potrebbero esplodere in questo quadriennio, sognando una partecipazione a Pechino 2022.

Nel campo individuale femminile, come già spiegato, la situazione è chiaramente quella più delicata. La poltrona d’onore di Carolina Kostner cercherà di essere occupata da atlete potenzialmente molto competitive. Sperando in un recupero di Roberta Rodeghiero, pattinatrici come Elisabetta Leccardi, Giada Russo, Micol Cristini seppur con stili e tecnica diversi, potrebbero ambire nel corso di questi anni a importanti risultati. Attenzione però a non perdere di vista anche Lucrezia Gennaro, eccellente pattinatrice reduce da un brutto infortunio ma con interessanti segnali di ripresa nelle ultime competizioni “minori”. Sbirciando in categoria Junior,  Lucrezia Beccari con tutta probabilità sarà l’atleta da inseguire. L’importante sedicesimo posto ottenuto dalla giovanissima torinese con l’undicesimo programma libero hanno di fatto coronato una stagione importante, in cui Beccari ha dimostrato una grande sicurezza negli elementi di salto come il triplo lutz, oltre che un riscontro sulle componenti del programma in costante crescita. potrebbero spiccare inoltre i nomi della trentina Lara Naki Guttman e delle milanesi Alessia Tornaghi e Anna Memola. Un buon lavoro da parte dei rispettivi team tecnici potrebbe consentire un prospetto interessante tra un paio di anni, dove potremmo godere di un grande spettacolo anche all’interno dei nostri confini.

Nel campo maschile sarà certamente Matteo Rizzo a guidare le danze. Non sapendo ancora nulla sul destino dell’italo russo Ivan Righini, il pattinatore romano sarà un punto di riferimento importante per tutto il movimento. Tuttavia il pattinatore di Franca Bianconi si scontrerà con atleti capaci e combattivi: primo su tutti Daniel Grassl, giovanissimo altoatesino già in grado di chiudere quadrupli molto difficili come il loop e il lutz,  oltre Maurizio Zandron, pattinatore in grado di completare in scioltezza il triplo axel che, migliorando nel grado di esecuzione e introducendo l’elemento quadruplo, sicuramente potrà dare del filo da torcere ai suoi diretti concorrenti. In campo Junior da analizzare saranno le prestazioni di Nik Folini (Campione Nazionale) e Gabriele Frangipani, in grado di atterrare un triplo axel in costante miglioramento tentando già il quadruplo toeloop in alcune competizioni.

Il settore delle coppie di artistico è sicuramente, dati alla mano, quello più povero da un punto di vista numerico. Oltre a Nicole Della Monica e Matteo Guarise, si renderà sicuramente protagonista anche la coppia formata da Rebecca Ghilardi e Filippo Ambrosini, atleti che nonostante l’assenza alle competizioni di rilievo nel corso di questa stagione hanno dimostrato una buona maturità nelle gare minori. Potrebbero esplodere nel corso del tempo anche i giovani pattinatori torinesi Sara Carli-Marco Pauletti, reduci da una prestazione non irresistibile agli ultimi Campionati Del Mondo Junior ma indubbiamente competitivi. Nel mondo della danza, decisamente più in fermento, i milanesi Chiara Calderone e Pietro Papetti, dal prossimo anno stabilmente in Senior, sono i candidati numero uno per fare compagnia a Charlene Guignard-Marco Fabbri e Jasmine Tessari-Francesco Fioretti. I giovani danzatori, entrati nella corte della regina delle allenatrici della specialità Paola Mezzadri, sono stati protagonisti di un bellissimo Mondiale Junior in cui hanno conquistato la tredicesima posizione migliorando il primato personale nella short dance. Tra le altre coppie da tenere sott’occhio troviamo Carolina Moscheni-Andrea Fabbri, oltre che Francesca Righi-Alexei Dubrovin.

Quello che ci auguriamo ovviamente è che, oltre i pattinatori citati, nei prossimi anni potranno esserci delle meravigliose sorprese che contribuiranno a rendere ancora più avvincente il movimento italiano. Solo da un buon fermento, da un buon vivaio, da una buona competizione interna, possono nascere infatti dei grandi campioni.

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Foto: Luca Tonegutti

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