Pattinaggio Artistico

Pattinaggio artistico, il futuro della nazionale italiana. Su chi puntare per rimanere al vertice delle classifiche?

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Il Campionato del Mondo di Milano di pattinaggio artistico appena trascorso ha di fatto chiuso il quadriennio olimpico. Al contrario di quanto successo al seguito delle Olimpiadi di Sochi 2014, la nazionale italiana cambierà assolutamente pelle a Pechino 2022, proponendo dei volti nuovi e confermandone altri già in gran spolvero. Nonostante non siano arrivate notizie ufficiali in merito, i ritiri di Anna Cappellini-Luca Lanotte, Valentina Marchei-Ondrej Hotarek e Carolina Kostner appaiono infatti quasi certi. Il movimento italiano quindi, se da un lato perderà pedine importanti e blasonate, dall’altro cercherà fin da subito di trovare dei giusti sostituti, fortunatamente già presenti nel proprio vivaio.

In caso di ritiro dei sensazionali Marchei-Hotarek, i capitani delle prossime spedizioni saranno Nicole Della Monica e Matteo Guarise, reduci da una stagione a dir poco fantastica iniziata con la terza posizione conquistata alla tappa del circuito Grand Prix di Grenoble e conclusa con lo storico quinto posto mondiale con il nuovo primato di 206.06. Gli atleti di Cristina Mauri già prima delle Olimpiadi di PyeongChang avevano dichiarato ai nostri microfoni di voler proseguire la loro attività, motivati soprattutto dai cambiamenti nel sistema di punteggio che premieranno ancora di più la qualità sugli elementi d’insieme, loro cavallo di battaglia. Grazie agli ovvi miglioramenti tecnico-espressivi nel tempo e il fisiologico ricambio generazionale, Della Monica-Guarise si candideranno a un quadriennio da protagonisti, cercando di arrivare alle Olimpiadi cinesi con tante medaglie al collo. Nei prossimi anni saranno valutati anche i nomi di nuove coppie, tra cui spicca quello di Rebecca Ghilardi e Filippo Ambrosini.

Se Anna Cappellini e Luca Lanotte ufficializzeranno il ritiro, Charlène Guignard e Marco Fabbri diventeranno la prima coppia di danzatori azzurra con una buona gavetta, avendo macinato una grande esperienza in ambito Mondiale gareggiando in ben due competizioni olimpiche. Gli atleti di Barbara Fusar Poli, soprattutto nel corso di questa stagione, hanno dimostrato una crescita importante sotto il profilo tecnico, confermata dalla fantastica prestazione sul ghiaccio del Mediolanum Forum di Assago, esploso in una grande ovazione al termine del programma libero. Nella danza, grazie al quarto e al nono posto ottenuto dalle coppie azzurre nella rassegna iridata, l’Italia potrà presentare ben tre coppie ai prossimi Campionati del Mondo, occasione importante per far crescere un vivaio ridotto nei numeri ma con una grande tradizione alle spalle. A fare compagnia a Charlène e Marco ci saranno sicuramente Jasmine Tessari e Francesco Fioretti, interessanti atleti del Team Fusar Poli. Assisteremo inoltre anche ad una interessante lotta interna tra Carolina Moscheni e Andrea Fabbri, quarti classificati ai Campionati Assoluti, e Chiara Calderone e Pietro Papetti, già dall’anno prossimo stabilmente tra i senior dopo l’ottima annata in categoria junior.

In campo individuale certamente Matteo Rizzo sarà il punto di riferimento del movimento maschile. L’atleta di Franca Bianconi sarà assolutamente il protagonista dell’intero quadriennio, in cui cercherà di migliorare le proprie prestazioni inserendo stabilmente i salti quadrupli nei suoi programmi di gara. Il settore maschile inoltre, forse per la prima volta nella storia, nutre un bellissimo vivaio. Rizzo infatti potrà godere di una valida concorrenza interna,  alimentata da atleti come Maurizio Zandron e Daniel Grassl. Il settore femminile è invece sicuramente quello con la situazione più delicata. L’eventuale ritiro di Carolina lascerà un vuoto incolmabile, sarà necessario tempo e soprattutto pazienza per cercare una valida sostituta. Le atlete di certo non mancano, basti pensare alla bravissima Elisabetta Leccardi (ventunesima ai Mondiali riuscendo a conquistare il difficile pass per la fase finale), alla torinese Giada Russo (la sua esperienza Olimpica sicuramente frutterà buoni risultati) ma anche a pattinatrici come Micol Cristini, protagonista di un grande Campionato Europeo, senza dimenticare anche il talento di Lucrezia Beccari, atleta che in questa stagione si è messa in grande mostra in categoria junior capace di completare già da molto giovane complicati elementi di salto.

Sia chiaro. Non possiamo certo pretendere dei risultati di peso nell’immediato. Per raggiungere dei grandi traguardi ci vorrà il giusto tempo. Quel che certo è che anche nei prossimi anni l’Italia sarà ancora protagonista a livello internazionale, confermando il piccolo miracolo sportivo già messo in luce nell’ultimo ventennio.

 





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Foto: Pier Colombo

1 Commento

  1. alessandro83

    27 Marzo 2018 at 01:06

    Per cortesia gradirei conoscere la situazione di Ivan Righinie Roberta Rodighiero, sono ancora in attività??? Che prospettive future ci sono su di loro??? grazie

  2. Loufoque1234

    26 Marzo 2018 at 14:23

    Vero. Molto dipenderà anche dai nuovi criteri di giudizio. Spero che l’ISU metta mano al regolamento per evitare in futuro di assistere a un’ecatombe simile a quella dell’ultimo gruppo nel libero maschile. Va bene alzare l’asticella ma se l’esasperazione dei quadrupli deve portare a simili risultati, almeno che venga premiata maggiormente la pulizia su certi elementi.

  3. Loufoque1234

    26 Marzo 2018 at 11:52

    L’Italia del pattinaggio c’è, eccome se c’è. Francia ancora un paio di gradini sopra ma il gap con la Germania penso sia ormai completamente colmato, almeno da un punto di vista puramente tecnico. Vero, loro portano a casa un oro e noi piazzamenti ma gli Azzurri hanno dimostrato durante tutto il quadriennio una maggiore competitività in tutte le discipline. E l’ottimo interregno di Rodeghiero in campo femminile ha dimostrato che l’Italia è mentalmente pronta ad ammortizzare l’eventuale ritiro di Kostner: gli allenatori ci sono e il frutto del loro lavoro si vede su un movimento che comincia a farsi nutrito.
    Inoltre, atleti come Rizzo e la stessa Rodeghiero, ma anche Della Monica-Guarise, hanno dimostrato come si possa cambiare del tutto la propria dimensione da un anno all’altro se il lavoro primaverile-estivo è ben ponderato.

    • Fabio90

      26 Marzo 2018 at 12:20

      Beh dipende sempre a cosa si punta…bello vedere un atleta come Rizzo…ma credo sia impossibile anche solo immaginarlo potenzialmente da medaglia tra un paio di anni…le nostre punte erano kostner…cappellini-lanotte…e le due coppie….3 su 4 potrebbero ritirarsi…e questo si sentirà inevitabilmente..perchè farà si almeno nel femminile di non avere piu posizioni di vertice.

      • Loufoque1234

        26 Marzo 2018 at 14:24

        Vero. Molto dipenderà anche dai nuovi criteri di giudizio. Spero che l’ISU metta mano al regolamento per evitare in futuro di assistere a un’ecatombe simile a quella dell’ultimo gruppo nel libero maschile. Va bene alzare l’asticella ma se l’esasperazione dei quadrupli deve portare a simili risultati, almeno che venga premiata maggiormente la pulizia su certi elementi.

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