Pattinaggio Artistico
Pattinaggio artistico, Mondiali 2018 – Carolina Kostner, facci battere il cuore. La Regina per scaldare il ghiaccio di Milano
Il ghiaccio ribollirà di passione, gli spalti del Mediolanum Forum si infiammeranno, migliaia di appassionati avranno un tuffo al cuore quando Carolina Kostner si presenterà in tutta la sua magnificenza, pronta per esibire il suo programma corto ai Mondiali 2018 di pattinaggio artistico. Milano potrebbe essere la Scala dell’ultima recita della Divina, che a 31 anni potrebbe concludere la sua mirabolante carriera di fronte al proprio pubblico: dopo sei medaglie iridate (tra cui l’apoteosi del 2012), il bronzo alle Olimpiadi di Sochi 2014, una serie infinita di trionfi continentali, la gardenese sta pensando concretamente all’addio, anche se non è detto che non ci regali una gradita sorpresa nei prossimi mesi.
Mercoledì 21 marzo scatteranno i Mondiali e proprio la prova femminile aprirà l’evento. La nostra Regina del Ghiaccio non vuole deludere le aspettative di tutti i suoi fan, che l’hanno seguita per oltre dieci stagioni lungo le tante tappe di un’avventura infinitamente bella ed emozionante tra trionfi, podi, esercizi stupendi, interpretazioni da Oscar, vere opere teatrali che hanno toccato le corde dell’animo e che rimarranno impresse nelle nostre menti ancora a lungo.
Non sarà solo una passerella, non sarà il canto del cigno, non sarà una semplice prova da consegnare agli annali, ma sarà una gara vera, perché Carolina Kostner ha tutte le carte in regola per puntare al podio: l’assenza di Evgenia Medvedeva apre le porte a una possibile medaglia che sarebbe antologica. Soltanto la russa Alina Zagitova (trionfatrice alle Olimpiadi) e la canadese Kaetlyn Osmond (terza ai Giochi) sembrano essere inarrivabili, perché con Miyahara, Higuchi, Deleman e Sotskova può seriamente battagliare e sperare di prevalere. La poesia pura, l’arte personificata, il sacro fuoco del pattinaggio, lei vuole salutare mandando in lacrime tutto il popolo del pattinaggio.
L’avevamo lasciata nello Stadio Olimpico mentre ricopriva il ruolo di portabandiera nella Cerimonia di Chiusura, 12 anni dopo averci guidato a Torino. Ora la ritroviamo a Milano per un’ultima stoccata: nel mezzo due settimane di allenamenti alla corte di Alexei Mishin con l’obiettivo di perfezionare la tecnica. Il popolo del ghiaccio aspetta la sua Musa con l’obiettivo di stupire per l’ennesima volta.
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