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Percorso Mondiali ciclismo 2018: il tracciato più duro di sempre? Gara da scalatori puri, vale un tappone del Giro d’Italia

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Mondiali di ciclismo di Innsbruck 2018 si annunciano da scalatori. Un percorso duro, durissimo e molto lungo, che andrà ad esaltare gli scalatori dotati di un ottima resistenza. Il circuito principale, preceduto da un tratto in linea comprendente anche uno strappo molto impegnativo, prevederà 6 passaggi sulla salita di Igls, quasi 8 chilometri con una pendenza media del 6%, mentre l’ultima tornata, oltre questa ascesa, prevederà il durissimo Gramartboden, 2800 metri all’11,5% di pendenza media dove chi avrà più gambe potrà involarsi in solitaria verso il traguardo. 

In tutto poco meno di 270 chilometri e quasi 5000 metri di dislivello, per un tracciato che non ha nulla da invidiare ad un autentico tappone da grandi corse a tappe che andrà a favorire proprio i corridori che nelle corse di tre settimane si esaltano, andando a sondare proprio le caratteristiche che fanno grandi gli uomini che vincono Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta a España: abilità in salita e fondo, che può fare la differenza dopo sei o sette ore passate in sella. Un Mondiale come non si vedeva da tantissimo tempo: nella storia recente nulla di paragonabile e per trovare un confronto realistico dobbiamo tornare a Sallanches del 1980 e di Duitama del 1995. Tre Mondiali che hanno fatto e faranno storia a sé, per assegnare una maglia iridata dal sapore ancora più speciale.

È difficile, ancor prima di aver visto la corsa, dire se sarà il Campionato del Mondo più duro di sempre, ma quel che è certo è che ha tutte le caratteristiche per esserlo. Dopo diverse stagioni di attesa, gli scalatori potranno tornare a contendersi il titolo Mondiale, dopo che a Firenze 2013 e a Mendrisio 2009 erano stati comunque protagonisti: rispetto a quei due Mondiali, però, questo è ancora più impegnativo e soprattutto presenta salite più lunghe e più dure, anche considerando le caratteristiche delle salite, che vanno ad assomigliare molto di più proprio alle grandi salite di Alpi e Pirenei. Quel che è certo è che non mancherà lo spettacolo, per una giornata di fine settembre che terrà tutti con il fiato sospeso fino al traguardo.

 





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Foto: Pier Colombo

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