Ciclismo

Peter Sagan, il marchio dell’arcobaleno. Siamo già di fronte ad uno dei migliori di sempre nelle corse di un giorno

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Il marchio indelebile dell’arcobaleno, i colori dell’iride sono la sua seconda pelle, il Mondiale è la sua corsa prediletta. Peter Sagan è già oggi uno dei migliori corridori di sempre nelle corse di un giorno: nessuno ha vinto la competizione più ambita per tre volte consecutive, pochi sanno essere competitivi in tutte le grandi Classiche del calendario internazionale, pochi hanno le velleità di imporsi ogni volta che si mettono il numero sulla schiena. Il successo di oggi alla Gand-Wevelgem, il terzo in una delle corse più prestigiose del panorama (si era già imposto nel 2013 e nel 2016), dimostra ulteriormente la grandezza dello slovacco che non aveva iniziato la stagione nel migliore dei modi, che alla Sanremo si era fatto cogliere in controtempo da Vincenzo Nibali e che venerdì era rimasto fuori dai giochi ad Harelbeke.

Oggi finalmente il pronto riscatto che spazza via tante critiche e che rilancia il 27enne verso i prossimi grandi appuntamenti. Quello odierno, infatti, è soltanto il primo appuntamento al Nord, un antipasto di quello che ci aspetta nelle prossime due settimane con il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix dove Peter Sagan vorrà essere assoluto protagonista. Se è vero che l’uomo della Bora-hansgrohe ha vinto tre Mondiali di fila come nessuno era riuscito a fare nella storia, è anche verso che il suo palmares è un po’ povero (per le sue potenzialità, naturalmente) a livello di Classiche Monumento visto che ha vinto soltanto il Giro delle Fiandre 2016 e che alla Sanremo si è piazzato secondo due volte (e quarto in altre due occasioni). Questo è il momento migliore per mettere il proprio sigillo e consacrarsi davvero come una leggenda del pedale. L’uomo in arcobaleno è pronto per regalare ancora grandi emozioni con la sua classe cristallina.

 





(foto Valerio Origo)

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