Rugby
Rugby: Polledri, Negri e Minozzi. Un tris d’assi che può davvero far decollare l’Italia
Cinque sconfitte in altrettante uscite, alcune imbarcate, arrivate soprattutto negli ultimi minuti di gara, con il consueto crollo a livello fisico e psicologico. Ci sono da trovare però alcuni aspetti positivi nel Sei Nazioni per la nazionale italiana di rugby: a livello di squadra sono piaciute le prove con Francia e, soprattutto Scozia (sconfitta proprio all’80’), ma le maggiori impressioni sono arrivate a livello individuale.
Con un Sergio Parisse non ancora al top della condizione, il ruolo di protagonista se l’è preso Matteo Minozzi, al primo Trofeo giocato in maglia azzurra. Il 21enne di Padova ha dato spettacolo, partendo titolare in tutti gli incontri da numero 15. Se nella prima, durissima, sfida all’Inghilterra, i tifosi tricolori avevano apprezzato soprattutto le doti difensive in progressione e quelle di presa alta, con il passare delle partite sono arrivati dei numeri eccezionali a livello offensivo. L’estremo delle Zebre ha saltato con costanza tutte le difese avversarie: un’agilità incredibile. Si è issato praticamente tra i più forti al mondo nel proprio ruolo, meritandosi anche la chiamata in chiave MVP del Torneo.
Sempre presente anche Sebastian Negri, che si è conquistato il posto a suon di grandi prestazioni con la Benetton Treviso. Il nativo dello Zimbabwe ha dato un’impressionante prova della sua forza fisica, oltre che capacità tecnica con l’ovale in mano (tanti anche gli offload arrivati). Nell’uno contro uno è stato sicuramente il migliore della squadra tricolore: un ball carrier eccezionale, ciò che mancava alla compagine guidata da Conor O’Shea. Di fianco a Parisse ha fatto davvero una grandissima figura.
L’ultimo nome da citare è quello di Jake Polledri. La prima chiamata è arrivata subito, ma il terza linea di origine britannica ha fatto il suo esordio in maglia azzurra solo nell’ultima sfida, con la Scozia. Qualità fisiche davvero mostruose per il nativo di Bristol che all’Olimpico per 40′ ha messo in crisi la difesa della Scozia. Ne sentiremo sicuramente parlare: avrà spazio in squadra.
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gianluca.bruno@oasport.it
Foto: FIR (Utilizzo Editoriale)