Sci Alpino

Sci alpino, Coppa del Mondo 2018: Federica Brignone tra le grandi azzurre della storia. Azzurri in crisi nelle discipline tecniche

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La vittoria nella combinata di Crans Montana proietta Federica Brignone tra le più grandi dello sci alpino azzurro. La milanese ha toccato quota otto trionfi in Coppa del Mondo, agganciando Karen Putzer sul terzo gradino del podio di una classifica che vede in testa Deborah Compagnoni (16) davanti ad Isolde Kostner (15).

Una vittoria che ha sancito definitivamente le qualità da polivalente di Brignone, che se non fosse stato per i problemi fisici di questa stagione avrebbe potuto combattere per un piazzamento tra le prime cinque della classifica generale. Servirà una maggior costanza da parte della medaglia di bronzo alle ultime Olimpiadi nei prossimi anni: in gigante e combinata ormai Federica è tra le migliori, deve fare un ulteriore salto di qualità in superG e tornare a fare slalom, dove guadagnare qualche punto potrebbe risultare molto importante.

Anche la concorrenza interna con Sofia Goggia può davvero fare solo bene alle due azzurre. L’Italia ha davvero due atlete che possono lottare per traguardi straordinari, senza dimenticare che la bergamasca si trova ad una gara dal vincere la Coppa di discesa. La vittoria nel superG della combinata è comunque un buon segnale e un riscatto rispetto alla prova opaca nella gara del giorno prima (solo 14a). Alle finali di Coppa del Mondo non bisognerà sbagliare nulla.

Nella Coppa del Mondo maschile è stato un fine settimana dedicato alle prove tecniche. Un weekend che ha segnato il trionfo assoluto di Marcel Hirscher e che ha confermato la difficoltà della squadra azzurra in gigante ed in slalom, dove comunque sono arrivate due top ten.

Tra i pali stretti Manfred Moelgg (settimo) e Stefano Gross (decimo) hanno cercato di difendersi, dando comunque la sensazione di non poter davvero mai essere al livello dei migliori. Per entrambi una seconda manche non entusiasmante con molti errori lungo tutto il tracciato. Alla fine comunque sono arrivati due piazzamenti tra i primi dieci, sicuramente meglio di quanto visto in gigante.

In questa specialità la situazione è veramente negativa, con addirittura un diciottesimo posto come miglior risultato, ottenuto da Giulio Bosca. L’unica nota positiva è proprio la gara del 28enne azzurro, che ha sorpreso a Kranjska Gora disputando la miglior gara della carriera. Purtroppo ancora una volta Luca De Aliprandini è caduto e la stessa sorte è capitata a Florian Eisath. La continuità che non c’è in gigante.

Resta inoltre da capire i motivi della mancata convocazione di Alex Vinatzer in slalom. Il giovane azzurro è stato portato con grande sorpresa alle Olimpiadi e si pensava che ormai fosse il definitivo passaggio nella squadra di Coppa del Mondo ed invece a Kranjska Gora non è stato portato. Una decisione che stupisce, perchè poteva essere un altro test importante per la crescita del giovane azzurro, che invece dovrà rimandare ancora il suo ritorno in Coppa dopo averlo visto a Levi e Zagabria.

 





 

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Foto: Fisi-Tacca/Pentaphoto

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