Sci alpino, Coppa del Mondo Kranjska Gora 2018: riparte la caccia a Marcel Hirscher. L’austriaco vede le due Coppe di specialità

Dopo la parentesi olimpica riparte la Coppa del Mondo di sci alpino. Due le tappe in programma prima delle Finali di Are. La prima è quella di Kranjska Gora, dove si terranno due prove tecniche, un gigante e uno slalom. Riparte, dunque, la caccia a Marcel Hirscher. L’austriaco ha raggiunto a PyeongChang quello che gli mancava, ovvero l’oro olimpico (ne ha vinti due, combinata e gigante), ed ora può rituffarsi nel circuito iridato per conquistare quello che, a sua detta, è sempre stato l’obiettivo principale della sua stagione: la settima Sfera di Cristallo consecutiva. 

Non potrà vincerla matematicamente in questo weekend ma potrebbe “consolarsi” con le due Coppe di specialità: in gigante gli serve la vittoria (o comunque arrivare davanti a Kristoffersen), in slalom gli “basta” arrivare quarto (anche in caso di vittoria di Kristoffersen). Quasi fatta, considerando che in stagione non è salito sul podio tra i paletti stretti solo a Levi, al ritorno dall’infortunio. Alle Olimpiadi, però, proprio in slalom, è accaduto qualcosa di insolito perché proprio quando Hirscher sembrava lanciato verso la tripletta ha inforcato nel corso della prima manche. Ma con 13 podi fin qui ottenuti in Coppa, 4 vittorie in gigante e 6 in slalom non può che essere favorito.

A provare ad impedirglielo sarà Henrik Kristoffersen, uscito però con le ossa rotte dai Giochi. Già, perché il norvegese, dopo un ottimo argento in rimonta in gigante, non è riuscito ad approfittare dell’uscita del suo rivale in slalom, facendo altrettanto all’inizio della seconda manche, quando gli bastava controllare il suo vantaggio. Una delusione cocente per il 23enne scandinavo, che si presenta in Slovenia con la necessità di voltare pagina: solo in un’occasione in Coppa, però, è riuscito a battere Hirscher, nello slalom di Kitzbuehel. Henrik proverà a dire la sua sia in gigante che in slalom, ma tra le porte larghe ci sarà il solito terzo incomodo, Alexis Pinturault. Il francese ha raggiunto il suo obiettivo alle Olimpiadi, ovvero due medaglie (argento in combinata e bronzo in gigante), e proverà a tornerà sul gradino più alto del podio anche in Coppa, come già successo quest’anno in gigante a Val d’Isere.

Due gare e cinque gradini del podio che sembrano già assegnati. I Giochi, però, ci hanno insegnato che tutto può succedere e allora tutti avranno una chance. In primis lo svedese André Myhrer, che a PyeongChang ha approfittato della debacle di Hirscher e Kristoffersen per prendersi l’oro olimpico in slalom. Come lui anche i connazionali Matts Olsson e Matthias Hargin saranno della partita, al pari degli austriaci Michael Matt, bronzo olimpico in slalom e vincitore qui lo scorso anno, e l’imprevedibile Manuel Feller. Attenzione, poi, a non sottovalutare gli svizzeri: ci si aspettava di più da Daniel Yule e Luca Aerni, che hanno pagato lo scotto del debutto olimpico, a differenza di Ramon Zenhaeusern, strepitoso argento in slalom. Da tenere d’occhio, poi, anche in ottica futura, il talento del 20enne francese Clement Noel.

Gli azzurri proveranno ad inserirsi in questo quadro. In slalom le maggiori chance sono affidate come sempre a Stefano Gross e Manfred Moelgg. Il primo non ha potuto giocarsi le sue chance a PyeongChang, per via di problemi muscolari (ha recuperato in tempo per Kranjska Gora ma ancora non è al meglio), mentre il secondo ha cullato sogni di gloria dopo il terzo posto della prima manche, poi svaniti nella seconda. Un po’ come Luca De Aliprandini, che in gigante stava volando, facendo addirittura meglio di Hirscher, prima di finire per terra. Aldilà dell’amaro in bocca, però, le gare olimpiche devono dare quella spinta in più per chiudere bene la stagione. Vietato sbagliare, invece, per chi come Riccardo Tonetti, Florian Eisath, Roberto Nani e Giovanni Borsotti mira a centrare l’accesso alle Finali di Are. Questa sarà l’ultima chance.

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: FISI – Pentaphoto