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Sci di fondo, Coppa del Mondo 2018 Oslo. 50 e 30 km: tornano in scena i “faticatori” per le rivincite di PyeongChang a tecnica libera

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Tornano le lunghe distanze a due settimane dal week end che ha chiuso le Olimpiadi di PyeongChang. L’appuntamento nel fine settimana in arrivo è per la mitica collina di Holmenkollen, subito supra a Oslo, una sorta di festa nazionale per i norvegesi che, da quelle parti, ha più o meno la stessa valenza del Festival di Sanremo in Italia.

Vincere a Holmenkollen la 50 km maschile o la 30 femminile è una sorta di ingresso nella leggenda per gli specialisti dello sci di fondo e dunque quello di oggi è un appuntamento molto atteso, al di là del finale di stagione che non dovrebbe presentare troppi sussulti in termini di Coppa del Mondo generale. Si gareggia con la formula della Mass Start in tecnica libera: si tratta di una sorta di rivincita per gli specialisti di questa tecnica dopo la 50 km sulle nevi coreane che ha visto il trionfo del finlandese Niskanen.

I norvegesi si vogliono riprendere lo scettro, con Sundby, vincitore dello scorso anno, che punta a concedere il bis ma se la deve vedere con l’oro di PyeongChang nello Skiathlon, Krueger e, qualora decida di prendere il via, anche con il gigante Klaebo, che vuole delimitare il terreno anche in una distanza che apparentemente non dovrebbe essere la sua favorita ma quando si parla di Klaebo mai dire mai. Per l’Italia tutte le attenzioni sono puntate su Francesco De Fabiani. La stagione ha parlato chiaro sulla riconversione del valdostano che ha sempre fatto meglio a tecnica libera rispetto alla classica ed è lui l’uomo di punta per l’Italia su questa pista dove si fa la storia.

In campo femminile Marit Bjoergen vuole mettere il sigillo su una stagione e una carriera meravigliosa e potrebbe davvero chiudere qui la sua avventura in Coppa del Mondo, almeno per ciò che riguarda la neve norvegese. Oestberg e Weng, arrivate un po’ col fiato corto a questa punto della stagione, proseguiranno la loro battaglia per l’assegnazione della coppa, mentre tra le papabili per la vittoria, forse la finlandese Parmakoski sembra quella uscita con la condizione migliore dalle Olimpiadi di PyeongChang ma come sempre bisognerà tenere d’occhio le svedesi per il podio. L’Italia è destinata, come sempre, a recitare il ruolo di comprimaria, a maggior ragione quando si parla di lunghe distanze.

 





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