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Tennis, Masters 1000 Indian Wells 2018: amare sconfitte per Fabio Fognini e Matteo Berrettini

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La notte italiana non porta buone notizie al tennis nostrano. Nel Masters 1000 di Indian Wells (Stati Uniti) Fabio Fognini e Matteo Berrettini sono stati eliminati, rispettivamente, dal francese Jeremy Chardy (n.100 ATP) 4-6 7-6 6-4 e dal russo Danill Medvedev (n.57 ATP) 6-7 7-5 6-4 e i rimpianti sono tanti per aver sprecato un’occasione. Entrambi, infatti, avanti di un set ed in vantaggio nel secondo parziale, non sono riusciti a gestire il margine subendo la rimonta degli avversari.

Per quanto concerne il match del ligure, nel primo set, dopo un scambio di “cortesie” nel terzo e quarto game, il n.1 italiano trova la misura dei propri colpi sul finire del parziale sfruttando a dovere le palle break ottenute, mettendo in mostra anche giocate degne di menzione. Sul 6-4, dunque, Fabio conquista la prima frazione. Nel secondo parziale, succede di tutto: il giocatore di Arma di Taggia si trova avanti 4-1 con due break di vantaggio in controllo del match. Improvvisamente, però, il n.19 del ranking non riesce più a contrastare il dritto di Chardy che, con le spalle al muro, tira a tutto braccio. Un atteggiamento valso una rimonta clamorosa, annullando anche tre palle break nel settimo game, e la vittoria del 2° set al tie-break (7-2). Il canovaccio del confronto si ribalta completamente e nel terzo set il quinto gioco è letale all’azzurro. Un break che costa caro e fa sorridere il n.100 del mondo.

Venendo a Berrettini, come detto, l’avvio è incoraggiante. Il giovane azzurro, qualificato nel tabellone principale per il forfait di Nick Kyrgios, approccia all’incontro nel modo migliore. Senza pensare troppo all’importanza della posta in palio, il tennista romano sfodera il proprio repertorio, prima salvando due palle break nel quinto game e poi avendo la meglio nel tie-break (8-6), annullando ben cinque set point al russo. Nel 2° parziale Berrettini si porta sul 3-1 sfruttando anche i tanti errori dell’avversario ed avendo bene 4 chance per aumentare il vantaggio nel successivo turno al servizio del tennista dell’Est. Incredibilmente, nel sesto game, è Medvedev a tramutare in realtà il controbreak, pareggiando il conto. Nella fase calda delle seconda frazione, il giocatore di Mosca mostra maggiore esperienza nella gestione dello scambio, conquistando il 2° break e pareggiando il computo dei parziali. Nel terzo set, Berrettini parte ancora bene, avanti 2-0, ma il suo vantaggio dura poco. Le percentuali di efficacia al servizio calano drasticamente favorendo la risposta incisiva del n.57 del ranking che così, dopo aver mancato tre palle break nel quarto game, strappa il servizio a Matteo nel nono avendo annullato anche due break point in favore del nostro portacolori nel gioco precedente. Sul 6-4 si conclude una partita dai mille rimpianti per l’italiano.





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: profilo twitter Federtennis

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