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Precisione
Tiro a segno, le speranze dell’Italia verso le Olimpiadi di Tokyo 2020: Zublasing, Giordano e Mazzetti le punte. Ma quanto manca Campriani…
Il ritiro definitivo di Niccolò Campriani, che ha chiuso tutte le porte ad un possibile rientro alle gare, lascia un vuoto nel movimento del tiro a segno italiano che dovrà essere colmato sia dagli altri azzurri che tiravano con lui, sia dai nuovi emergenti che stanno rivelando il proprio talento.
Per cavalleria, e per restare in famiglia, partiamo da Petra Zublasing, bolzanina classe 1989: dopo l’amarissima medaglia di legno a Rio nella carabina tre posizioni, la fidanzata di Campriani cercherà finalmente una medaglia a Tokyo, in quella che sarebbe la sua terza Olimpiade. Ha vinto sia il titolo mondiale che quello continentale, nonché diverse tappe di Coppa del Mondo.
Tra le donne non possiamo dimenticare neppure Sabrina Sena, foggiana classe 1985, che ha anche partecipato alle Olimpiadi di Atene 2004 nella carabina 10 metri. Nello stesso anno si è anche laureata campionessa europea della specialità, poi nel corso degli anni non è esplosa come ci si attendeva.
Passando agli uomini, e parlando prima della pistola, sicuramente da tenere d’occhio sarà Riccardo Mazzetti, che detiene il record del mondo nella pistola automatica e, dopo il sesto posto ottenuto a Rio, punta a migliorarsi a Tokyo 2020: Obiettivo stagionale dichiarato i Mondiali in Corea del Sud.
Passando alla pistola libera ecco Giuseppe Giordano, partenopeo classe 1974, che a quasi 44 anni proverà ad ottenere una nuova qualificazione olimpica, dopo Londra 2012 e Rio 2016, dove è arrivato in entrambi i casi ad un passo dal podio. La terza Olimpiade potrebbe essere quella buona per una medaglia.
Partenopeo è anche il giovane Dario Di Martino, classe 1995, che vanta già tre secondi posti mondiali, ma ora sotto la guida di Di Donna, sta cercando il salto di qualità nella pistola ad aria compressa, dove, da 10 metri è già stato campione europeo nel 2013: Tokyo potrebbe definitivamente consacrarlo.
Tornando alla carabina il veterano è certamente Marco De Nicolo, attualmente alla ricerca della sesta partecipazione olimpica, dato che è sempre presente nell’appuntamento a cinque cerchi sin da Sydney 2000. Ha fatto incetta di medaglie sia nelle gare a squadre che individuali nelle principali competizioni internazionali.
Uno dei due giovanissimi della carabina già nel giro della nazionale è Lorenzo Bacci, fiorentino classe 1994, che nel 2013, appena maggiorenne, ha vinto l’oro continentale nella carabina 10 metri. Ora il suo obiettivo è certamente la qualificazione ai Giochi in Giappone, con i primi pass che verranno distribuiti già in questa stagione.
L’altro giovane rampante è Giuseppe Pio Capano, foggiano classe 1996, salito agli onori della cronaca sportiva nel 2012, quando a 16 anni non ancora compiuti, ha conquistato l’argento europeo nella carabina 10 metri. Il futuro è tutto suo, Tokyo 2020 sarebbe già un gran obiettivo da raggiungere il prima possibile.
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Foto: ISSF
roberto.santangelo@oasport.it