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Tiro con l’arco, le speranze di medaglia dell’Italia verso Tokyo 2020: tante giovani nel settore femminile, squadra solida al maschile. Novità gara mista

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Il movimento del tiro con l’arco azzurro è in salute e negli ultimi anni ha dimostrato di essere cresciuto molto, soprattutto a livello giovanile. L’Italia è stabilmente tra le potenze a livello mondiale di questo sport e il percorso di avvicinamento verso le Olimpiadi di Tokyo 2020 sta procedendo in modo positivo. Andiamo quindi a scoprire quali saranno le speranze di medaglia dell’Italia in vista della prossima rassegna a Cinque Cerchi.

Partiamo dal settore maschile, dove l’Italia potrà sognare in grande nella gara a squadre. Il terzetto formato da Mauro Nespoli, David Pasqualucci e Marco Galiazzo ha realizzato infatti una straordinaria impresa lo scorso anno ai Mondiali di Città del Messico, riportando l’Italia sul tetto del mondo dopo 18 anni. Una squadra che ha trovato una grande solidità e che con questo risultato ha iniziato al meglio il quadriennio olimpico. In questi anni gli azzurri dovranno quindi cercare di confermare quella prestazione per arrivare a Tokyo con la giusta convinzione dei propri mezzi. A livello individuale la carta più importante sarà quella di David Pasqualucci. Il 21enne romano ha già dimostrato di avere le qualità per essere competitivo in un grande evento, ma dovrà continuare al meglio il suo percorso di crescita per poter sperare in un risultato di prestigio alle Olimpiadi. Pasqualucci ha un grande potenziale, ma è ancora presto per dire se potrà o meno lottare con i migliori a Tokyo.

Nel settore femminile l’Italia può contare invece su un vivaio di grandi talenti. Nelle prove a squadre infatti le azzurre hanno brillato a livello giovanile, con Tatiana Andreoli, Vanessa Landi e Lucilla Boari che hanno conquistato il titolo ai Mondiali giovanili di Rosario dello scorso anno, mentre recentemente Andreoli, Tanya Giaccheri e Aiko Rolando si sono imposte ai Mondiali Indoor di Yankton tra le juniores. Queste ragazze hanno quindi dei margini di miglioramento enormi e in questi anni potranno riuscire ad ottenere quell’esperienza necessaria per giocarsi le loro carte anche alle Olimpiadi. Probabilmente a Tokyo l’Italia non sarà ancora competitiva per il podio, ma il futuro è comunque roseo. A livello individuale invece la punta dovrebbe essere Andreoli, ma avendo solo 19 anni è troppo presto per sbilanciarsi.

Concludiamo infine con la grande novità di Tokyo 2020, la gara mista. In questa specialità l’Italia non è al momento molto competitiva, visto che si trova solo in 12ma posizione nel ranking mondiale. Per questo motivo la federazione dovrà cercare di investire da subito su questa gara, per cercare di trovare una coppia che posso consolidarsi nei prossimi anni. Nella scorsa Coppa del Mondo si era puntato su Pasqualucci-Boari, mentre ai Mondiali su Nespoli-Andreoli e quindi bisognerà prendere una decisione e trovare la coppia definitiva per presentarsi al meglio all’appuntamento olimpico.

 

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alessandro.farina@oasport.it

Twitter: @Alefarina18

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Foto: World Archery

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