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Tirreno-Adriatico 2018: Chris Froome vola in classifica, Vincenzo Nibali e Fabio Aru inseguono

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La cronosquadre di oggi, con partenza e arrivo a Lido di Camaiore, ha espresso i primi verdetti della Tirreno-Adriatico 2018: la frazione inaugurale, infatti, ha già creato discreti distacchi tra i big.

Può sorridere, guardando la classifica, il britannico Chris Froome. Grazie al supporto del Team Sky, il quattro volte vincitore del Tour de France è stato il migliore tra i grandi favoriti della vigilia, chiudendo la prova al terzo posto provvisorio con soli 9” di ritardo dalla Bmc, pagati quasi tutti nella seconda metà di gara, forse anche a causa di un cambiamento nel vento. È difficile, al momento, stabilire quale possa essere la condizione del keniano bianco, ma già in passato ha dimostrato di poter vincere nei primi mesi della stagione, anche se lo scorso anno ha ottenuto la prima vittoria imponendosi alla Grande Boucle nella classifica generale. Considerando anche la cronometro finale e un arrivo in salita adatto alle sue caratteristiche, gli avversari potrebbero provare a staccarlo nelle tappe miste. E non sarà facile, considerando i suoi miglioramenti nella lettura della corsa. Per il Team Sky, potrebbe sognare anche Geraint Thomas, transitato per primo sotto il traguardo e, sulla carta, vice-capitano alle spalle di Froome.

Tra coloro che sono riusciti a rimanere davanti a Froome citiamo tra gli uomini di classifica Rohan Dennis (Bmc) e Adam Yates (Mitchelton-Scott), pur se con una manciata di secondi. Il primo è atteso da un salto di qualità, mentre il secondo potrebbe pagare qualcosa nella crono finale. Yates, in ogni caso, non va sottovalutato perché nelle frazioni intermedie potrebbe anche rosicchiare secondi agli avversari date le sue ottime doti di esplosività nei finali da classica. 

Dopo i primi 21,5 chilometri, invece, sono praticamente appaiati i vari Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), Fabio Aru (UAE Emirates), Rigoberto Uran (EF-Drapac) e Mikel Landa (Movistar). Il loro ritardo nei confronti di Froome si attesta tra i 36 e i 41 secondi, che su soli 7 giorni di corsa hanno un peso specifico non indifferente, anche perché Froome potrebbe addirittura incrementare grazie alla crono individuale conclusiva di San Benedetto del Tronto. Per loro, se davvero vogliono provare a portarsi a casa la Maglia Azzurra, l’imperativo dev’essere quello di staccare il capitano del Team Sky, ammesso e non concesso che si dimostri l’uomo da battere nelle prime frazioni impegnative.

Discorso diverso per Tom Dumoulin, che ha chiuso con la Sunweb al quinto posto, 25” di ritardo dalla Bmc e 16 del Team Sky. Lui, a crono, potrebbe giocarsela ad armi pari con Froome e Thomas e addirittura guadagnare, se dimostrerà di essere nella condizione giusta. Sicuramente, oggi non è nella posizione di classifica cui ambiva alla vigilia ma la corsa è ancora lunga e di spazio per provare a ribaltare la situazione ce n’è a sufficienza.

 

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Foto: LaPresse/Fabio Ferrari – Comunicato Stampa Rcs Sport

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