Ciclismo
Tirreno-Adriatico 2018, Chris Froome: “Volevo questa condizione, cambiata posizione in bici. E per il Giro d’Italia…”
Chris Froome è già diventato il favorito per la vittoria finale alla Tirreno-Adriatico dopo che il Team Sky si è ben comportato nella cronosquadre d’apertura rifilando distacchi abbastanza importanti a Tom Dumoulin, Vincenzo Nibali e Fabio Aru. Il vincitore degli ultimi tre Tour de France ha rilasciato alcune dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport: “La condizione è quella che volevo avere adesso. C’è ancora qualcosa da fare in funzione Giro, ma tutto procede bene. Sì, sabato sarò protagonista sull’arrivo in salita ma anche la tappa dei Muri mi piace“.
Il britannico è bravo a evitare una possibile polemica sulla mancata stretta di mano da parte di Dumoulin: “Ha detto che era influenzato. Non l’ha stretta a nessuno“. Il gruppo non sembra vedere di buon occhio il capitano del Team Sky per la nota vicenda doping su cui però non interviene. Preferisce parlare della sua nuova posizione in sella: “Sono un filino più alto rispetto al solito. Ho spostato la sella in gennaio ma veramente di poco. E’ stata una buona cronosquadre anche se non abbastanza per vincere. Siamo messi bene in classifica. Il tempo guadagnato sugli avversari è un buon vantaggio. Siamo una squadra molto forte con differenti opzioni“.
Froome individua anche gli avversari più temibili: “Bardet mi ha impressionato alle Strade Bianche. Ma ci sono tanti avversari. Dumoulin per esempio. Aru è in grande condizione. Nibali non va male“. Non poteva mancare un pensiero per Michele Scarponi: “Ho molti ricordi di Michele, soprattutto la grande passione che aveva per il nostro sport. Il carisma, la professionalità. E’ stata una tragedia immane. Nella vita tutto può cambiare in un attimo”.
Foto: © Unipublic/Juanjo Úbeda
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