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Tirreno-Adriatico 2018, Fabio Aru vero guerriero. Un Leone in salita, attacca col cuore per la vittoria

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“Siamo a inizio stagione, i miei obiettivi sono più avanti. Sono contento della mia condizione e oggi ho dimostrato di aver fatto un passo avanti rispetto ad Abu Dhabi. Un grosso grazie ai miei compagni per il grande lavoro che stanno facendo per me. Continuiamo così”. Un Fabio Aru davvero grintoso quello visto oggi nella quarta tappa della Tirreno-Adriatico, con arrivo in vetta a Sassotetto. Il sardo della UAE Emirates ha timbrato sicuramente la migliore prestazione stagionale, chiudendo la frazione in quarta piazza, attaccato ai primi della classe.

Dopo una giornata non eccellente come quella di ieri, il campione d’Italia ha saputo reagire alla grande. Su una salita sicuramente più adatta alle sue caratteristiche è riuscito a scattare con il gruppo tirato a tutta dal Team Sky e a rimanere a galla in vetta. Prima ha seguito Miguel Angel Lopez, poi Rafal Majka, infine Mikel Landa. Con le unghia e con i denti ha resistito alle accelerazioni dei propri avversari, provando addirittura il colpaccio negli ultimi cinquecento metri, dove però è mancato qualcosa per andarsi a prendere la vittoria.

Gli obiettivi, come detto nel post gara proprio dal sardo, sono comunque molto più avanti: si punta dritto sul Giro d’Italia, che non ha potuto disputare nel 2017 per un infortunio alla vigilia. Nella Corsa Rosa dovrà arrivare nella condizione migliore per poter rivaleggiare con avversari di livello e provare a conquistare il Trofeo Senza Fine.

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Foto: Pier Colombo

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