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Ciclismo

Tirreno-Adriatico 2018, le pagelle della quarta tappa. Mikel Landa perfetto, che grinta per Fabio Aru, bocciato Chris Froome

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La tappa regina della Tirreno-Adriatico non ha deluso le aspettative con i corridori che si sono dati battaglia sulle dure pendenze del Sassotetto, dove ha trionfato Mikel Landa davanti a Rafał Majka e George Bennett. Andiamo quindi a scoprire i voti dei corridori protagonisti con le pagelle della quarta tappa.

Mikel Landa 10: un grande ritorno per lo spagnolo, che dimostra di essersi meritato pienamente il ruolo di capitano alla Movistar. Oggi non solo ha dimostrato di avere una gamba superiore a tutti, ma è stato anche il più intelligente dal punto di vista tattico. Infatti è partito ai -3 km, avendo così il tempo di riprendere i corridori di testa e poter poi rifiatare. Perfetto anche nello sprint finale, in cui ha impostato meglio l’ultima curva per poi lanciarsi a tutta negli ultimi metri e conquistare così la prima vittoria stagionale.

Rafał Majka 9: la caduta di ieri è stato un grave colpo per il morale, visto che lo ha costretto a dire addio alle ambizioni per la generale. Oggi ha però trasformato la rabbia in grinta e con grande coraggio ha attacco e ha provato a prendersi la vittoria, che è sfumata però di un soffio.

George Bennett 8: questo corridore neozelandese ha raccolto in carriera sicuramente meno delle sue reali capacità. Infatti riesce sempre a ben figurare negli arrivi in salita e anche oggi ha fatto un’ottima prestazione anche se ha sbagliato il tempismo dell’azione.

Fabio Aru 8: una grinta impressionante e un grande cuore. Oggi ha ancora dimostrato di avere qualcosa dentro che va ben oltre le gambe. Infatti nonostante non fosse evidentemente nella stessa forma degli avversari è riuscito a stringere i denti e restare con i migliori. Alla fine la sua azione non è stata efficace a livello di risultati, ma come lui stesso ha dichiarato voleva lasciare un segno e ci è riuscito a pieno.

Ben Hermans 7.5: l’esperto corridore belga oggi ha portato in alto la maglia della Israel Cycling Academy, rendendosi protagonista dell’azione decisiva. È stato bravo a sfruttare l’indecisione del gruppo e provarci, alla fine ha ceduto qualcosa, ma il quinto posto resta un ottimo piazzamento per lui.

Tiesj Benoot 7: ogni giorno questo ragazzo di 23 anni ci sorprende sempre di più. Conferma l’ottimo momento di forma e la vittoria alla Strade Bianche gli ha dato evidentemente un grande morale. Oggi sembrava sulla carta una salita troppo dura per lui e invece si è giocato il podio fino all’ultimo.

Vincenzo Nibali 5: ci si aspettava di vederlo protagonista in questa salita e invece ha corso sulla difensiva e nel finale ha accusato comonque un ritardo notevole. Quando la corsa è entrata nel vivo si è staccato subito andando così a chiudere 16° a 26” dalla vetta. Evidentemente è ancora molto lontano dalla condizione ottimale.

Miguel Angel Lopez 5: il primo ad attaccare, ma al traguardo accusa oltre un minuto di ritardo. Il ritmo che stava imponendo era eccessivo per il suo fisico e così è ceduto di schianto nel finale, andando addirittura a zig zag sulla salita.

Chris Froome 4: si è presentato a questa corsa con la convinzione di correre per la vittoria e infatti il Team Sky ha lavorato fino all’ultimo per lui. Non appena sono iniziate le rampe più dure si è però staccato e ha perso progressivamente. Il caso salbutamolo avrà influito sulla sua preparazione e forse dovrà chiedersi se abbia senso proseguire su questa strada.

 

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alessandro.farina@oasport.it

Twitter: @Alefarina18

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Foto: Comunicato stampa RCS – LaPresse – D’Alberto / Ferrari

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