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Tirreno-Adriatico 2018, le pagelle della quinta tappa. Adam Yates vince con un attacco magistrale, Kwiatkowski centra l’obiettivo, Nibali e Aru sottotono

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La quinta tappa della Tirreno-Adriatico ha visto la vittoria in solitaria del britannico Adam Yates sul traguardo di Filottrano, in una giornata interamente dedicata al ricordo di Michele Scarponi. Andiamo quindi a scoprire i voti dei corridori protagonisti con le pagelle della quinta tappa.

Adam Yates 10: aveva già dimostrato di avere la gamba sull’arrivo di Trevi ed oggi si è andato a prendere la vittoria con un attacco magistrale. Il suo finale di gara è stato impeccabile, prima è stato bravissimo a prendere la ruota di Lutsenko e poi, quando si è reso conto che stava meglio dei rivali, ha sferrato un grande attacco, riuscendo subito a fare il vuoto dietro di sé. Un’azione davvero brillante che lo ha visto resistere al rientro di corridori del calibro di Sagan e Kwiatkowski. Torna al successo dopo un anno e lo fa in grande stile ed ora potrà ambire anche ad un buon risultato nella generale.

Peter Sagan 7.5: oggi sembrava la tappa perfetta per lui e invece si deve accontentare di un altro secondo posto. La Bora – Hansgrohe ha lavorato moltissimo nel finale, ma negli ultimi metri il campione del mondo non è riuscito a fare lo scatto giusto per riprendere Yates. Evidentemente non è ancora al top della forma, ma centra comunque un piazzamento importante e domani potrebbe avere l’occasione di rifarsi.

Michal Kwiatkowski 8: il suo obiettivo era quello di conquistare gli abbuoni per ottenere la maglia azzurra e ci è riuscito in pieno, sfruttando il suo spunto veloce sul traguardo. Ora guida la classifica generale e, considerando anche sue doti di cronoman, diventa il grande favorito per il successo finale. Alla vigilia non era certo il capitano del Team Sky, ma è stato bravissimo a conquistare questo ruolo sulla strada.

Tiesj Benoot 7: altra conferma per il giovane belga, anche oggi protagonista. In questa Tirreno-Adriatico sta davvero correndo bene e questi piazzamenti sono tutti segnali importanti in vista delle grandi classiche.

Rigoberto Uran 7: anche oggi il colombiano ha chiuso con i migliori e resta pienamente in corsa per il podio. Sta facendo una corsa molto regolare, senza grandi acuti, ma sempre nelle prime posizioni e in classifica si ritrova davanti a molti corridori più quotati di lui alla vigilia.

Damiano Caruso 6.5: perde la maglia azzurra, ma chiude comunque nel gruppetto dei migliori e resta in corsa ancora per la vittoria, anche se servirà una cronometro perfetta per centrarla. Forse avrebbe potuto marcare più da vicino Kwiatkowski, ma questo finale era molto più adatto al polacco.

Vincenzo Nibali 5.5: questi non sono sicuramente i suoi finali, ma resta il fatto che il 17° posto a 23” dalla vetta è sicuramente un risultato sotto le sue potenzialità. In questa Tirreno-Adriatico non è mai stato davvero protagonista, ma ci auguriamo che possa ritrovare la giusta forma per i prossimi appuntamenti

Fabio Aru 5: la grande azione nel finale di ieri sembrava poterlo lanciare verso una bella rimonta nella generale e invece oggi ha di nuovo ceduto, arrivando sul traguardo in 21ma posizione a 38” dalla vetta. Una corsa quindi molto altalenante per il sardo, che deve così dire definitivamente addio ad ogni velleità in classifica.

Chris Froome s.v.: dopo la foratura ai -6 km ha deciso di rialzarsi, arrivando così con 8’ di ritardo al traguardo. Con questo atteggiamento, sorge spontaneo chiedersi perché si sia presentato al via di questa corsa, considerando anche la controversa vicenda salbutamolo.

 

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alessandro.farina@oasport.it

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