Ciclismo
Tirreno-Adriatico 2018, quarta tappa: Foligno-Sarnano (sabato 10 marzo). Si decide la classifica sulla dura salita di Sassotetto
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Lo snodo cruciale, la tappa regina. La Tirreno-Adriatico 2018 arriva a Sassotetto, l’arrivo più impegnativo della sette giorni di gara, con la sua quarta frazione. Dopo la cronometro a squadre e le scaramucce di ieri sull’arrivo di Trevi, i big che aspirano ad un piazzamento di riguardo nella classifica generale sono chiamati a dare risposte importanti. Attualmente, la coppia del Team Sky formata da Geraint Thomas e Chris Froome guida la classifica e possono anche pensare di amministrare in vista della cronometro, che li favorisce.
Percorso
Pianura questa sconosciuta. Per i primi 210 chilometri, di fatto, la corsa prevede un’infinità di sali e scendi, mangia e bevi, che si fanno particolarmente intensi dall’80esimo al 180esimo chilometro, con le salite di San Ginesio, Gualdo e Penna San Giovanni che sono classificate come Gpm. Gli ultimi 10 chilometri, invece, in salita verso Sassotetto: la prima parte è più semplice, con pendenza media circa del 6%, mentre la fase centrale fino ai meno 2 si attesta tra l’8 e il 9%. Pendenze che si estendono per circa 5 chilometri e che potrebbero fare la differenza, considerando anche le difficoltà precedenti e la distanza di gara. Nel finale le pendenze tornano ad ammorbidirsi. È la tappa regina.
Altimetria
Favoriti
Gli uomini di classifica, nessuno escluso. La frazione di ieri ci ha fornito le prime indicazioni, ma su una salita dura e impegnativa i valori in campo potrebbero cambiare. In primis, un corridore come Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) trova terreno adatto alle sue caratteristiche: considerando il distacco in classifica, potrebbe provare ad attaccare per ribaltare la situazione. Tra Thomas e Froome (Team Sky), il gallese sembra avere una gamba migliore, mentre il keniano bianco deve ancora smaltire gli assurdi carichi di lavoro cui si è sottoposto nell’inverno, probabilmente per preparare il tentativo di doppietta Giro d’Italia-Tour de France su cui, caso salbutamolo permettendo, punta con decisione. Tra gli altri, attenzione a Mikel Landa (Movistar), sempre pericoloso negli arrivi in salita, e corridori come Rigoberto Uran (EF-Drapac), Romain Bardet (AG2R) e perché no Tom Dumoulin e WIlco Kelderman del Team Sunweb. Tra gli azzurri, si attendono risposte anche da Fabio Aru (UAE Emirates), che però ieri non ha destato una buona impressione.
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gianluca.santo@oasport.it