Ciclismo

Tirreno-Adriatico 2018, quinta tappa: Castelraimondo-Filottrano (domenica 10 marzo). Sulle strade di Michele Scarponi

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Un arrivo che, per forza di cosa, non può che far volare la mente al sorriso di Michele Scarponi. La Tirreno-Adriatico rende omaggio all’Aquila di Filottrano con la sua quinta frazione, che si concluderà proprio dove viveva e purtroppo è mancato Michele. Andiamo a vedere cosa ci attende, in una giornata che non promette sconti.

Percorso

Un omaggio a Michele Scarponi. Non si può che partire dall’Aquila di Filottrano per parlare della frazione che termina nella città in cui ha vissuto e dove ha spiccato l’ultimo volo, quel tragico 22 aprile del 2017. La Tirreno-Adriatico arriva proprio nella sua città con questa frazione, transitandoci per due volte prima del traguardo. Dal punto di vista strettamente tecnico, Montelupone ed Osimo rappresentano i due Gpm della prima fase di corsa, piuttosto distaccati l’uno dall’altro e dal traguardo. Come detto, da Filottrano si passa tre volte: la prima difficoltà è il muro, 800 metri al 12%, seguiti da altre 800 metri circa con una pendenza del 7,6%. Da lì discesa, poi la strada torna a salire in maniera dolce, toccando però anche delle punte del 10% nell’ultimo chilometro verso lo striscione del traguardo.

Altimetria

Favoriti

L’ultima tappa in linea pericolosa per la classifica generale a precedere un arrivo scontato in volata e la crono conclusiva. Il finale si adatta a diverse possibilità, ma sia gli scattisti che gli uomini di classifica possono giocarsi le proprie carte. Michal kwiatkowski, ora secondo in classifica generale, dovrebbe diventare il capitano del Team Sky e avere carta bianca per fare la propria corsa. Il vincitore del Mondiale 2014 e della Sanremo 2017, tra le altre cose, sembra adattissimo all’arrivo marchigiano e potrebbe provare a conquistare sin da subito la maglia azzurra, senza attendere la crono finale. Come lui, tra gli uomini da corse di un giorno, può fare Tiesj Benoot (Lotto Soudal), che in questo periodo ha un’ottima condizione. Attenzione, però, anche agli uomini di classifica, che sulle dure rampe del finale potrebbero far valere le proprie doti. A partire, magari da Adam Yates (Mitchelton-Scott), Rigoberto Uran (EF-Drapac) e Mikel Landa (Movistar). Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) e  Fabio Aru (UAE Emirates) hanno faticato a Trevi e sulla carta potrebbero riproporsi gli stessi valori di due giorni fa.





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