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Triathlon, Angelica Olmo: l’emergente che fa sognare l’Italia. Il primo podio in World Cup tappa verso Tokyo 2020

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Classe 1996, un obiettivo ben definito: Tokyo 2020. Questa è, in estrema sintesi, la scheda di Angelica Olmo, triatleta italiana che in questo avvio di stagione sta tenendo alto il vessillo tricolore. L’azzurra ha centrato il primo podio in carriera in World Cup in Australia un paio di settimane fa, e poi ha ottenuto un buon settimo posto in Nuova Zelanda pochi giorni fa.

Già lo scorso anno però i segnali della crescita c’erano tutti: tra giugno e luglio erano arrivate due vittorie consecutive nel circuito continentale a Veert e Tartu, poi ottimi piazzamenti anche a Tiszaujvaros, Tongyeong e Miyazaki, con tanto di convocazione per le Finali delle World Series nella categoria Under 23.

Già nel 2016 però erano arrivate le prime soddisfazioni in campo internazionale: a soli 20 anni Olmo si è laureata a Burgas campionessa d’Europa nella categoria Under 23, sia nella gara individuale che nella staffetta, in quest’ultima specialità, peraltro, ha bissato il titolo conseguito nel 2015, nella stessa categoria, a Banyoles.

La triatleta del Centro Sportivo Carabinieri ha più volte dichiarato di voler a tutti i costi partecipare alla rassegna a Cinque Cerchi  in Giappone, se le premesse sono queste potrebbe certamente riuscirci. La domanda però è un’altra: l’Italia ha trovato già la degna erede di Alice Betto, che finora sembrava predicare nel deserto?





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Foto: Leonardo Beggio

roberto.santangelo@oasport.it

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