Vela
Vela, le speranze di medaglia dell’Italia verso Tokyo 2020: il giusto mix tra giovani emergenti e campioni già affermati
Nel bel mezzo del quadriennio che porterà a Tokyo 2020 è già possibile tracciare un primo bilancio e fare qualche previsione in vista dei prossimi Giochi Olimpici, ben consapevoli di poter essere smentiti. È ancora presto, ma l’appuntamento sembra già così vicino per la vela, dal momento che già in estate i primi equipaggi potranno staccare il pass ai Mondiali delle classi olimpiche di Aarhus. L’Italia era uscita con le ossa rotte dall’esperienza di Rio ma l’orizzonte, guardando al Giappone, appare limpido. Tra giovani emergenti, atleti navigati, certezze, sorprese e ampi margini di crescita.
È giovane ma è già una certezza nei Laser Stardard. Il 2017 ha consacrato Francesco Marrai come uno dei migliori interpreti al mondo di questa classe. Vincitore del Trofeo Princesa Sofia, argento agli Europei, è considerato unanimemente uno dei talenti più cristallini della vela italiana. Le sue doti di timoniere non sono passate inosservate, al punto che in molti lo vedono come uno dei candidati a ricoprire questo ruolo con Luna Rossa. Il toscano non ha nascosto di gradire l’eventualità, ma per il momento è concentrato sulla missione Tokyo 2020. Insieme a lui da non sottovalutare la crescita di Giovanni Coccoluto.
Atleti navigati, si diceva. Leggasi Flavia Tartaglini. A 33 anni l’atleta romana è sempre una delle migliori interpreti mondiali del windsurf. La delusione di Rio se l’è messa oramai alle spalle, decisa a prendersi la sua rivincita a Tokyo. Il quadriennio meglio non poteva cominciare, con il bronzo agli Europei e il recente secondo posto in Coppa del Mondo a Miami. Ma non è la sola perché Tartaglini sta facendo da vero e proprio traino a due giovani, Marta Maggetti e Veronica Fanciulli, 22 e 24 anni, che da qui a Tokyo “minacciano” di crescere ulteriormente. Momento florido per l’RS:X perché anche tra gli uomini la situazione è piuttosto positiva. A 21 anni Mattia Camboni ha già un brillante decimo posto a Rio 2016, confermato poi dal bronzo europeo dello scorso anno. Il laziale sarà una delle punte in previsione dei Giochi, ma senza sottovalutare i giovanissimi Carlo Ciabatti e Luca Di Tomassi.
Carte importanti anche negli equipaggi di coppia. Su tutti, il Nacra 17 di Ruggero Tita e Caterina Banti. Una coppia nata tra le polemiche (dopo il divorzio di Banti con Bissaro) ma che ha dimostrato il suo valore in acqua, con l’oro europeo e il bronzo mondiale. I due si sono adattati benissimo all’introduzione dei foil e saranno con molta probabilità l’asso a Tokyo. La sorpresa del 2017 è stata però la classe 470, dove l’Italia dispone al momento di tante coppie di valore. Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò sono stati stabilmente in top ten e possono crescere ancora, mentre tra le donne Elena Berta e Sveva Carraro sono una sicurezza. Livello molto alto tra le donne perché ci sono anche Ilaria Paternoster e Bianca Caruso e Benedetta Di Salle e Alessandra Dubbini, terze e quarte ai Mondiali juniores. Nel 49er, invece, manca poco per il salto di qualità definitivo a Uberto Crivelli Visconti e Gianmarco Togni, così come ad Andrea Plazzi e Jacopo Tesei.
Non va tutto bene perché ci sono classi in cui l’Italia è ancora indietro, ma non per questo partirà battuta a Tokyo. In classe Finn gli azzurri sembrano indietro ma l’inizio 2018 è confortante, con Alessio Spadoni pronto a crescere e l’inserimento in “prima squadra” del giovane Federico Colaninno, campione mondiale under-19. Tanto da recuperare anche per le ragazze del Radial, così come per gli equipaggi del 49erFX. Ma c’è ancora tanta strada da fare prima di arrivare ai Giochi.
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alessandro.tarallo@oasport.it
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Foto: pagina Facebook Francesco Marrai
Georg
7 Aprile 2018 at 16:37
La vela Italiana si è presentata a Rio con una squadra fortissima che poi si è sciolta sotto la pressione. E’ una federazione che da dopo Londra sta lavorando bene e che se confrontiamo con altre ha un livello di individualità alto in tante discipline (l’atletica per fare un esempio si SOGNA i risultati della vela). a Tokyo possono raccogliere se vanno avanti cosi’