Ciclismo

Vincenzo Nibali, la stagione dei grandi sogni: dopo la Sanremo, Tour de France e Mondiale. Lo Squalo può vincere tutto?

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Vincenzo Nibali ha iniziato la stagione con il botto vincendo la Milano-Sanremo grazie a un mirabolante attacco sul Poggio e arrivando così in solitaria sull’arrivo di Via Roma. Lo Squalo ci ha regalato uno dei suoi proverbiali numeri, l’ennesima magia di una carriera che già ora è leggendaria: ha vinto i tre Grandi Giri per almeno una volta, si è imposto in due Monumento (due volte al Lombardia) e soprattutto ha sempre regalato emozioni a tutti i tifosi. Un ciclista d’altri tempi, un romantico inguaribile, l’uomo che attacca e che dà l’anima, un eterno ragazzo che vince non solo grazie a una classe sopraffina ma anche per merito di un cuore infinito: è quello che lo rende così amato, il grande pubblico lo apprezza per il suo stile così genuino e vivo, non solo per i risultati che regala.

Enzo siede ormai nel pantheon del grande ciclismo, nel gruppo ristretto dei grandissimi di uno sport che affonda le sue radici nella Storia e che fa parte del vissuto delle persone. Il 2018 potrebbe essere l’annata che consegna Nibali alla leggenda di questo sport, può essere la stagione dell’immortalità: gli obiettivi sono alti, la speranza è quello di rimpinguare il palmares e renderlo ancora più degno del ciclista italiano più forte degli ultimi anni. Quali sono i grandi traguardi che Vincenzo Nibali può raggiungere in questa stagione?

 

La domenica di Pasqua ci offrirà il Giro delle Fiandre. Il messinese vi parteciperà per la prima volta in carriera: difficile annoverarlo tra i grandi favoriti della vigilia ma lo Squalo non si mette mai il numero sulla schiena soltanto per partecipare dunque è lecito aspettarsi qualcosa, che sia un attacco o una prestazione importante sui durissimi muri del Belgio. L’esercizio sul pavè potrebbe essere importante in vista del futuro, magari prenderà le misure per poi tornare con più convinzione nelle prossime stagioni.

Il 22 aprile, invece, spazio alla Liegi-Bastogne-Liegi. Senza dubbio è la Classica più amata dallo Squalo che si rammarica ancora per un secondo posto in passato e che vuole assolutamente vincere. Le cotes delle Ardenne gli sono congeniali, lo stato di forma sembra ottimo, chissà che non sia questa la volta buona. Se le due Monumento citate rappresentano i traguardi della prima stagione, è nella seconda parte dell’anno che si concentrano i grandi obiettivi: a luglio il Tour de France, a settembre il Mondiale di Innsbruck.

Vincenzo Nibali ha vinto la Grand Boucle nel 2014, riportando la maglia gialla in Italia dopo addirittura 16 anni dal trionfo di Marco Pantani. Vincendo la corsa a tappe più importante al mondo per due volte sarebbe semplicemente fantascientifico. Si sta preparando meticolosamente ed è pronto per la grande battaglia con tutte le altre stelle, il sogno di spodestare Froome dal trono è più vivo che mai e il percorso sembra perfetto con poche cronometro e tante salite adatte alle sue caratteristiche. Poi il Mondiale, la corsa che non ha mai vinto: a Firenze si dovette accontentare del quarto posto, sul durissimo tracciato austriaco si punta al successo. Si correrà sul percorso più duro di sempre per una rassegna iridata, la salita di Igls è pazzesca, soltanto i migliori scalatori del Pianeta potranno giocarsi la vittoria e il capitano dell’Italia vuole riportare la maglia iridata nel nostro Paese per diventare leggenda vivente.

 





(foto Pier Colombo)

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