Ciclismo
Amstel Gold Race 2018, le dichiarazioni della vigilia. Philippe Gilbert: “Parto per vincere, ma con il nuovo finale sarà una corsa incerta”. Sagan: “La squadra è forte, sono fiducioso”
Domani si correrà la 53ma edizione dell’Amstel Gold Race che aprirà anche il Trittico delle Ardenne. La classica olandese offrirà grande spettacolo nei 260 km da Maastricht a Valkenburg con ben 35 strappi tra cui il durissimo Cauberg. Andiamo quindi a scoprire le sensazioni dei corridori più attesi, con le dichiarazioni della vigilia.
Partiamo dal vincitore dello scorso anno, il belga Philippe Gilbert, che domani proverà a bissare il successo e cogliere così anche uno storico pokerissimo nella corsa olandese. Il corridore della Quick-Step Floors sembra fiducioso e conferma di essere in buona forma: “Ho recuperato bene dalla Parigi-Roubaix e parto con l’ambizione di vincere. Il nuovo finale rende la corsa ancora più incerta e mi aspetto che sarà difficile. L’Amstel è un mix fra il Giro delle Fiandre e la Liegi-Bastogne-Liegi. La prima parte stagione è stata molto buona per la squadra, abbiamo vinto molto ed è un peccato che non sia riuscito a vincere io. La squadra però ha fatto un ottimo lavoro. Ora quelle corse sono il passato e ci sono diverse gare importanti in arrivo. Vediamo cosa si potrà fare, ma preferisco pensare ad una corsa alla volta”. (SpazioCiclismo)
Tra i grandi favoriti per la vittoria troviamo lo spagnolo Alejandro Valverde, che è già a quota nove successi stagionali e domani va a caccia della prima vittoria all’Amstel: “Sono andato tante volte vicino alla vittoria, ma spesso mi è mancata anche a causa della sfortuna. Certamente mi piacerebbe aggiungerla al palmares, ma molto dipenderà dall’andamento della corsa e da cosa faranno gli avversari. Se riuscirò ad essere in testa a 200 metri dal traguardo allora sarà difficile battermi” (Velonews)
Infine un corridore che invece cercherà di trovare il primo acuto stagionale è il belga Greg Van Avermaet, che però non si sbilancia troppo sulle sue possibilità nella gara di domani: “A differenza delle classiche disputate finora, dove non eravamo che in quattro o cinque ad avere l’etichetta di favoriti, i pretendenti stavolta saranno più numerosi. Finora mi sono trovato uomo contro uomo nei finali a seguire gli attacchi ma qui anche Damiano Caruso, Simon Gerrans e Dylan Teuns dovranno essere davanti e il pericolo potrebbe arrivare da un altro corridore della nostra squadra”. (SpazioCiclismo)
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alessandro.farina@oasport.it
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Foto: Valerio Origo