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Amstel Gold Race 2018, l’ultima classica di Damiano Cunego: “Cercherò di fare bene! Speravo di chiudere al Giro d’Italia, ma pazienza”

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Damiano Cunego si appresta a chiudere la sua carriera. Manca ancora un po’ di tempo, perché l’ultima recita sarà ai Campionati Italiani di Darfo Boario, ma nel frattempo, domenica, il veronese avrà l’opportunità di correre la sua ultima classica, l’Amstel Gold Race. Un omaggio che l’organizzazione olandese ha voluto fare a Cunego, proprio nel decennale della sua vittoria sul Cauberg. Un impegno che Damiano non ha preso alla leggera e che ha deciso di onorare al meglio. “È una questione di professionalità. Poi in ritiro c’era qualche giovane da “curare”. Bisognava insegnargli il mestiere e per me è un onore avere questa responsabilità“, ha dichiarato in un’intervista pubblicata oggi da La Gazzetta dello Sport.

Voglio innanzitutto ringraziare l’organizzazione per l’opportunità che mi ha dato“, ha proseguito Cunego. “Cercherò di fare bene ma rispetto a quando ho vinto io sono cambiato il circuito finale e il traguardo. Il percorso era più selettivo nel finale. Con questo arrivo, subito dopo lo scollinamento, la lotta per stare davanti sul Cauberg sarà bestiale. Io sono leggerino ma non mi spavento: ne ho di battaglie alle spalle!“.

Sarà l’Amstel l’ultima grande recita a livello internazionale di Cunego. “Speravo di chiudere al Giro d’Italia, ma pazienza“, possibilità negata dal mancato invito per la sua squadra, la Vini Fantini-Nappo (che comunque è l’unico team italiano invitato a una classica straniera quest’anno). “È arrivato il momento giusto per chiudere. Il ricordo più bello è stato a Falzes, quando ho ripreso la maglia rosa del Giro 2004 (poi vinto, ndr). Il più brutto non è stato il Mondiale di Varese, perché ho comunque preso l’argento. Piuttosto direi la caduta al Tour 2008Lascio un ciclismo cambiato. L’asticella si è spostata sempre più in alto, tra preparazioni sempre più mirate e progresso dei materiali. Ci sono tante facce nuove. Io ho fatto il mio tempo“.

Come proseguirà la vita di Damiano Cunego?Ho in mente di fare qualcos’altro, voglio diventare allenatore. I miei studi a Scienze Motorie sono fermi ma non ho abbandonato l’idea. Semplicemente correre, studiare, e mandare avanti una famiglia è troppo impegnativo. Starò con la squadra fino al 2020 per fare da interfaccia tra tecnici e atleti, poi seguirò i ragazzi giapponesi che vogliono preparare bene l’Olimpiade di casa“.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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