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Baseball, Serie A1 2018: le solite tre già in fuga dopo due giornate
Tutto nella norma? Sì e no. Era scontato solo che l’UnipolSai vincesse due partite contro Padule, non lo era affatto alla vigilia che Rimini, San Marino e soprattutto Padova facessero doppietta contro Parma e le due nettunesi. Se poi aggiungiamo che tre vittorie su quattro (quella casalinga dei Pirati e le due della T&A) sono arrivate in rimonta e che Città di Nettuno ha gettato al vento il successo in garauno, ecco che la classifica attuale poteva anche essere completamente diversa. Invece comandano imbattute le tre favorite per entrare nei play-off, mentre restano al palo Padule e Nettuno City.
Considerando anche i play-off dello scorso anno, Rimini ha una serie aperta di otto vittorie in campionato e limitandosi a questo inizio di stagione, i due week-end sono andati in fotocopia. La gara del venerdì vinta in rimonta, stringendo i denti, faticando contro i partenti, rispettivamente Misell e Casanova, per poi piazzare l’acuto nelle curve finali della partita sui rilievi. La gara del sabato (bene Ruiz, così così Bassani) ha visto due volte dilagare i campioni in carica, devastanti a Parma in apertura (4 punti al 1° inning) e chiusura di partita (6 punti al 9°), anche se all’8°, sul 5-1, è dovuto entrare il veterano Marquez a sbrogliare una matassa che si era fatta intricata sotto forma di basi piene e zero eliminati. Parma (che nelle due partite batte più valide dei Pirati) si può consolare con due prestazioni in particolare: quella di Koutsoyanopulos che chiude il week-end a 4/5 e Michele Pomponi che in 4.1 non ha concesso nessun arrivo in base ai battitori riminesi. Il problema è che i buoi erano già scappati.
Con le unghie e con i denti, con la voglia di non mollare mai. La gestione Chiarini comincia con quattro vittorie consecutive, ma se le due contro Padule erano prevedibili, quelle con Città di Nettuno sono state sofferte, sempre in rimonta. Vincere così però aiuta il morale, perdere come ha fatto la squadra tirrenica fa aumentare i rimpianti. Soprattutto in garauno, decisa dal doppio a basi piene di Ferrini dopo che Nettuno era stata sempre avanti negli inning regolamentari e aveva prodotto 4 punti al solito, insopportabile tie-break, il modo peggiore, oltre che dilettantistico, per concludere una partita di baseball. San Marino, che ha subìto 44 strike-out nelle prime 4 partite, si è affidato ai singoli (Bermudez comanda la media battuta a .538 di media), a 3 fuoricampo in due partite (6 nelle prime due giornate), a un Maestri versione diesel in garadue e alle ottime chiusure di Jimenez. Città di Nettuno torna a casa con un Richmond convincente, ma un box che produce appena .147 di media.
Peggio fanno solo i “cugini” del City che perdono due volte con Padova. Il Misell visto all’opera contro i veneti non è nemmeno il lontano parente del pitcher convincente che ha frenato i Pirati, fatica tanto anche Andreozzi contro il quale il Tommasin costruisce la sua vittoria in garadue, rendendo vana la rimonta del City costruita contro i rilievi di Padova apparsi in difficoltà. I veneti trascinati da un Habeck garanzia in pedana e dal quartetto offensivo Russo (leader delle valide, 8), Sandalo, Hidalgo e Sciacca, primo negli rbi in compagnia di Nosti e Angulo.
di Carlo Ravegnani (www.baseball.it)
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